Il chiacchiericcio interiore

 

… Caro, carissimo diario ….

Ehm no forse più che al mio diario dovrei (e vorrei!) scrivere a me stessa …

Eh si, caro lettore, anche io come tutti gli esseri umani  ho un costante, e a volte urticante dialogo con me stessa, o meglio si potrebbe definire più che dialogo … chiacchiericcio.

Già, perché se il mio fosse un dialogo vero e proprio con me stessa mi metterei almeno a mio agio con me stessa, mi inviterei a sedermi rilassata, e mi offrirei forse anche una tazza di buon the …

invece no, niente di tutto questo.

Il mio rivolgermi a me stessa ha un che di chiacchiericcio, non nel senso di vacue parole, ma di dialogo/litigio/discussione/dissertazione e molto altro su quasi qualunque cosa mi circonda e che mi succede, fuori e dentro me.

Un tipo di chiacchiericcio molto misto e vario: ho la grande “capacità” di passare a volte alla quasi velocità della luce da un pensiero ultra filosofico e serio a una battuta su me stessa, o al notare proprio quelle mie incoerenze o limiti o sbagli o paturnie che pensavo, povera illusa, ormai superate, e che invece si ripresentano a volte puntuali come il sole che sorge, come la luna che compare nel cielo, e che sembrano quasi guardami con un risolino che potrebbe dire “Pensavi di averci superato e sconfitte, vero mia cara? E invece no, ci siamo ancora!”.

Anche se all’esterno a volte sembro molto silenziosa, quasi “distaccata” e “distante”, in realtà, ho un costante e molto intenso dialogo con me stessa. E sono in realtà sempre molto “dentro” ciò che succede e “con” gli altri, anche se purtroppo a volte non lo faccio vedere molto esteriormente.

E spesso mi dico cose che non sempre ammetterei con gli altri, e non sempre riuscirei a dire per tanti motivi, compresa la timidezza e una certa a volte punta di orgoglio stupidino o semplice paura a volte di non essere capita, apprezzata, amata.

Ma bando alle ciance e passiamo alle cose serie… perché dovresti sorbirti, ehm anzi intendevo  leggerti questi testi che sembrano parlare solo dei miei dialoghi interiori?

Perché penso che ciò che descrivo in queste pagine possa essere in qualche modo qualcosa che può forse, almeno in qualcosa, suonarti simile, conosciuto, non dico tutto, ma forse almeno qualcosa, perché in fondo in fondo siamo tutti molto più simili di ciò che ci sembra e sembriamo, ognuno con la sua unicità e originalità irripetibile, ma anche con un cuore e una serie di pensieri e paturnie e convinzioni che in forme e modi diversi, e in tempi e abitudini diverse hanno qualcosa in comune.

Che tipo di dialogo hai con te stesso? Cosa ti dici di solito? Come tratti te stesso?

Forse a volte sei tentato di credere che qualche tuo atteggiamento, o scelta, o reazione sono “inevitabili” e che dipendano da ciò che fanno o non fanno gli altri nei tuoi confronti, e da ciò che succede nella tua vita. Certo, tutto questo ha un peso che arriva al tuo cuore, o una gioia, ma… spesso tu agisci, pensi, decidi in alcuni modi e ti senti in alcuni modi anche perché intraprendi un dialogo con te stesso, con quella parte di te che non sempre ti va di vedere.

E se molto del modo in cui agisci, parli, decidi dipende da questo dialogo interiore con te stesso, fatto nel silenzio di te, una bella notizia è anche che puoi, puoi fare qualcosa per guardare te stesso, le situazioni, gli altri, in un modo un po’ diverso, più sereno, puoi decidere di agire e scegliere e reagire in un modo che ti fa cambiare in meglio, che ti porta a essere più contento, più in pace con te stesso e con gli altri, più coraggioso e capace di esprimere ciò che vuoi veramente o impegnare le tue energie e idee per costruire anziché “distruggere” o rassegnarti a vivere qualcosa con continuo malumore o scoraggiamento.

Potresti a questo punto giustamente chiederti, mio caro e paziente lettore, perché a maggior ragione dovresti leggere testi in cui si parla di dialogo interiore e chiacchiericcio interiore e molto altro? Forse perché potresti riconoscere qualche cosa che anche tu vivi, e forse potresti scoprire che non sei cosi solo o “difficile” o incompreso come a volte forse pensi, ma forse anche con questi piccoli spunti puoi più speditamente riconquistare te stesso, far cioè emergere un po’ di più ciò che sei, nel profondo, e accettarti di più come sei, sia nei tuoi limiti sia nei tuoi talenti, e puoi farlo perché …

sei amato.

Amato immensamente da Qualcuno che è sempre con te, con me, con tutti noi, anche quando non Lo percepiamo o Lo crediamo indifferente. Questo Qualcuno non si impone ma c’è. Ed è più vicino a noi stessi di quanto noi lo siamo con noi stessi. Questo Qualcuno come avrai già intuito è…Dio.

Puoi  cambiare il tuo dialogo interiore, puoi renderlo più costruttivo. In ogni momento. Puoi decidere di guardare te stesso ciò che sei e vivi in un modo diverso.

Puoi  sdrammatizzare e ricominciare ogni volta quando ricaschi in dialoghi con te stesso e gli altri amari, distruttivi, rancorosi, e puoi…ricominciare.

E ricominciare, credendo ogni volta che davvero continui ad essere amato, e tenuto per Mano…da quel Padre Buono che sempre è con te, che sempre ti ama, anche ora, anche in questo momento e in questo punto esatto della tua vita….e credendo in Lui, mettendo e rimettendo ogni volta il tuo cuore e i tuoi pensieri in Lui…puoi.

E sai perché puoi? Perché, come scrive San Paolo: “ Tutto posso in Colui che mi dà la forza” (Filippesi 4, 13)

 

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