Il diritto del groviglio

Ebbene si.

Avrei voluto essere una persona solo lineare, senza neanche un minimo accenno di groviglio interiore, senza mai contraddizioni, incoerenze, sbagli e paure…insomma, in una sola parola, avrei voluto essere perfetta. Anzi, che dico. Peggio: perfettissima.

E invece no.

Sono molto imperfetta.

E devo ammettere che questa mia consapevolezza e realtà mi piace. Si, hai capito bene caro lettore, mi piace. Mi piace non  per giustificare la mia imperfezione, o i miei sbagli, o miei grovigli interiori, ma perché per me è molto più bello, giusto, rilassante e onesto accettare che sono…un essere umano. Che non sono Dio. Che non sono Onnipotente. E che non sono solo bontà e bravura. E a volte sono ancora tentata di credere che gli altri invece si, sono sempre bravi, capaci, e soprattutto senza grovigli interiori: cosa intendo con “groviglio interiore?”: intendo tutto quell’insieme di pensieri, paturnie, dubbi, limiti, difetti, contraddizioni, emozioni e reazioni o decisioni che invece di costruire e donare amore a me stessa e agli altri, mi boicottano: poverini, in realtà non sono loro che mi boicottano, tipo cattivoni che osano imbruttire il mio cuore, ma sono io, che, da essere umano imperfetto, cerco di cacciarli via da me, di ignorarli, di evitarli, di far finta a volte che non esistano, per tentare di non scalfire l’immagine a volte orgogliosa che ho di me.

E a volte mi giudico male, perché credo di essere l’unica marziana che vive ogni giorno anche “grovigli” interiori, e che se li porta appresso. E invece no. E invece anche gli altri, anche tu che leggi, caro lettore, anche tutti noi abbiamo  un “groviglio” interiore, ognuno il suo, unico e originale, e ce lo portiamo con noi dovunque siamo, dovunque andiamo, qualsiasi cosa facciamo e pensiamo. E tutti a volte ne sentiamo la fatica,  il peso e il fastidio, e ci arrabbiamo con noi stessi,  cerchiamo di non guardarlo in faccia e soprattutto di non accettarlo, in noi e anche negli altri.

Come se fosse una offesa avere, coinquilino nel nostro cuore,  un costante groviglio interiore. Come se fosse una cattiveria fatta di proposito a noi il groviglio di ogni persona che interagisce con noi, e che sembra solo volerci ferire e farlo apposta a non capirci, a ignorarci, a non amarci come vorremmo, a non dare importanza a ciò a cui noi diamo importanza e che ci sembra sempre legge universale e ciò che “tutti fanno e tutti vogliono o non vogliono, perché si fa così, ci si comporta solo così,  e si vive e si sceglie così, altrimenti si è strani, cattive persone, inferiori, insensibili ed egoiste”.

Eppure possiamo, in ogni momento,  prendere consapevolezza di una cosa molto bella: abbiamo, tutti,  il…diritto del groviglio.

Si, il diritto.

Chi l’ha detto che per essere brave persone, buone persone, persone simpatiche, forti, amate e vincenti dobbiamo essere senza grovigli interiori, tutte belle, buone, capaci, serene e sempre con la soluzione (secondo noi) giusta? Chi l’ha detto che l’altro, gli altri, non hanno diritto ad avere i loro propri grovigli, altrimenti non meritano la nostra attenzione, amicizia, affetto? la nostra  disponibilità collaborazione,  comprensione e aiuto, e il nostro ascolto? Chi l’ha detto?

Un personaggio che l’ha detto, e che da cui accettiamo di farcelo dire e  ripetere spesso, c’è: è il nostro orgoglio, mischiato alla nostra superbia.

Che brutte e fastidiose parole orgoglio e superbia, ci verrebbe da pensare. Sembrano, infatti,  queste due parole, concetti che assolutamente non hanno niente a che fare con noi, perché ci crediamo spesso solo umili, buoni che non fanno molto male agli altri,  e povere vittime delle cattiverie degli altri. E sospettare anche solo lontanamente che anche in noi a volte o spesso albergano orgoglio e superbia, che si portano dietro per compagnia tutto quel misto di voglia di rivincita, ripicche, voglia di controllare e di farsi obbedire dagli altri, convinti come siamo a volte che i nostri desideri e modi di esprimerli siano universalmente giusti e sacrosanti, ci sembra qualcosa da persone “cattive” e poco piacevoli.

E invece quanto è bello e quanto sono belle quelle persone che accettano ogni giorno con onestà verso sé stesse e gli altri di avere in sé sempre anche sbagli, tentazioni, e grovigli interiori che spesso o a volte sono occasioni da cui si fanno influenzare per evitare di amare o ferire.

Sono belle, perché accettano di essere  creature che non sanno tutto, non possono controllare tutto, non hanno la perfezione per decidere cosa devono o non devono fare gli altri, e che intenzioni hanno davvero, e cosa è davvero giusto e buono e cosa no. Sono persone che si lasciano amare da Qualcuno che Lui si è Amore, Lui si sa cosa davvero è amore e bene, in ogni situazione. E che ci ama sempre, sempre, così come siamo, tutto il “pacchetto” che siamo, compresi i nostri grovigli interiori, e anzi, se GlieLo chiediamo e se Glielo permettiamo, se GLi crediamo davvero, e se ci fidiamo di Lui, possiamo accorgerci e sperimentare davvero che Lui sa sempre rendere anche i nostri grovigli interiori e ferite, utili e preziose feritoie, trampolini, occasioni e strade insperate per amare noi stessi e gli altri, e per costruire qualcosa di nuovo e buono per noi stessi e gli altri.

Lui si ci dà sempre il diritto del groviglio, e a Lui siamo simpatici così, senza bisogno di mascherarci da persone solo brave e perfette, senza bisogno che riusciamo prima a superare e risolvere tutto di noi e nella nostra vita e con gli altri, senza bisogno che siamo diversi da come siamo. Lui, Dio, ci ama sempre, anche nelle nostre debolezze e difese, anche qui e ora.

 

 

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