Maria, Madre dell’amicizia
Come viviamo le nostre amicizie? Cosa significa per noi amicizia? Ognuno di noi ha spesso vari tipi di amicizia, e in qualche modo ogni amicizia è preziosa, lo sappiamo e lo sperimentiamo. Cosa possiamo fare per rendere le nostre amicizie più vere, più belle, e “luoghi” e occasioni per imparare sempre più ad amare davvero l’amico/a a cui siamo tanto affezionati? Possiamo scegliere di prendere sempre più a cuore il nostro amico, la nostra amica: prendere a cuore ancora di più, coltivando di più l’attenzione, l’empatia e l’interesse per l’amico/a e per ciò che è davvero, per ciò che vive, spera, teme, per ciò in cui fa fatica o soffre, per ciò in cui è felice e si realizza. Prendere a cuore in un modo che armonizza il nostro attaccamento agli amici, e coltiva più amore gratuito, più attenzione, più disponibilità ad ascoltarli, a supportarli, a tenerli metaforicamente per mano, mettendosi accanto a loro,
in ogni cammino e in ogni passo che stanno facendo nella loro vita e nelle situazioni che vivono fuori e dentro di sé.
Anche quando si è amici, tanto amici, si può a volte oscillare tra due tentazioni: la tentazione di mettere gli amici su un piedistallo, idealizzarli, oppure si può avere pregiudizi su alcuni lati e fatiche del proprio amico/a e sottovalutarlo/a.
A volte ci sembra scontato saper voler bene agli amici, convinti che noi “già” facciamo tutto questo per loro, eppure possiamo ogni momento, ogni giorno fare qualcosa che costruisce un po’ di più la nostra amicizia nel segno dell’affetto che si prende a cuore gli amici: possiamo, invece di considerare le nostre amicizie solo come cose già costruite e in cui in qualche modo “accomodarsi” certi che abbiamo già costruito bene e tanto con quell’amico/amica, possiamo anche aggiungere prospettive e strade in più e possibilità in più nelle nostre amicizie:
per esempio possiamo scegliere di conoscere ancora di più il nostro amico/a, più nei dettagli, più anche in cose su cui non avevamo messo abbastanza attenzione e ascolto: questo atteggiamento purifica in qualche modo i nostri pensieri e sguardi verso l’amico/a quando siamo tentati di sapere già tutto dei nostri amici, e quando siamo tentati di dare agli amici solo ciò che come abitudine tendiamo a dare e condividere, rinchiudendoci a volte, anche nelle amicizie, in ruoli e doni prestabiliti. E ci aiuta ad aprire possibilità e occasioni nuove, collaborazioni nuove, atteggiamenti nuovi in cui riscoprire l’amico/a per ciò che davvero è e può fare di buono e bello. E possiamo per esempio decidere di rendere la nostra amicizia un “talento” e dono non solo reciproco e per noi stessi, ma anche una occasione e disponibilità “insieme” al/alla nostro/a amico/a per voler bene e aiutare insieme gli altri, anche proprio attraverso la bellezza e dono della nostra reciproca amicizia.
Possiamo collaborare insieme per rendere la nostra amicizia una occasione continua per amare davvero l’altro/l’altra, amare nel senso di volere il suo bene, la sua felicità, anche quando a volte questo significa mettere da parte il nostro egoismo, il nostro bisogno di avere l’amico/a tutto/tutta per noi e disponibile sempre ad aiutare, ascoltare, consolare e dare attenzione solo a noi.
Che senso di libertà e pace interiore, che gioia poter amare davvero i nostri amici, e collaborare insieme per aprire strade nuove nei nostri rapporti di amicizia, strade di più comprensione, verità, aiuto, attenzione!
Ci sono tanti tipi e livelli di amicizia, e tutte le amicizie, anche quelle che sembrano poco profonde o poco importanti, sono in realtà belle e preziose.
E poi ci sono le amicizie per noi particolarmente preziose, importanti, belle: un giorno di poco tempo fa in cui ho potuto trascorrere un po’ di tempo con una di queste amicizie preziose e importanti nella mia vita, mentre ero grata a Dio per il dono dell’amicizia, d’improvviso ho pensato a Maria, alla Madonna, e istintivamente, l’ho invocata, con tanta gioia e gratitudine, con il nome di “Maria Madre dell’amicizia”.
Sapevo che era stata Lei, Maria, a fare in modo che io potessi sperimentare amicizie preziose, coltivando e custodendo tutto il bene che gli amici possono costruire, proprio anche come talento da usare per il bene anche di tutti.
E ho deciso che quella Madre che sempre prego per i miei amici, e alla quale chiedo di essere sempre presente, “in mezzo” alle mie amicizie, da quel giorno l’avrei invocata proprio così per i miei amici e per il mio essere amica: Madre dell’amicizia, prega per noi. Prega e aiuta i miei amici, e aiuta me a essere sempre più una amica che ama davvero gli amici e che collabora per il bene e la felicità degli amici. E che li aiuta sempre a ritornare a Dio e al Suo Amore.
Noi esseri umani da soli con le nostre sole forze e solo con il nostro imperfetto e a volte egoistico affetto non riusciamo molto a essere amici nel modo più bello e altruistico del termine, anche perché a volte siamo tentati di rendere il nostro affetto per gli amici un “tesoro” a cui attaccarci, e solo per noi: ma così il nostro affetto e amicizia vengono in realtà “sotterrati” come talenti nascosti sotto coltri di polvere di egocentrismo.
Maria, nostra Madre, invece sa aiutarci, Lei ama davvero, è una Mamma che sa anche far fiorire sempre più e proteggere le nostre amicizie anche da noi stessi, dal nostro essere tentati a volte di interagire con i nostri amici cercando soprattutto attenzione per noi e come la vogliamo noi: è bellissimo ricevere attenzione e vicinanza dai propri amici, ma la cosa più importante, che davvero ci restituisce a noi stessi e rende più belle e vere le nostre amicizie, è sempre il nostro “movimento” di fondo di metterci ad amare gli amici guardando loro, interessandoci a loro, amandoli anche quando si comportano diversamente da ciò che vorremmo, anche quando vorremmo avere noi attenzione e comprensione per primi, anche quando a volte non ci capiscono subito o non sono perfetti, e del resto nessuno di noi è perfetto, tutti a volte sbagliamo. E tutti siamo meravigliosi e unici così come siamo.
Maria secondo me ci può aiutare in due principali modi
(ma sicuramente lo fa e può farlo in molti più modi): ci aiuta a lasciarci raggiungere, con cuore aperto, nell’anima dalle sofferenze, paure e fatiche dei nostri amici, e a prendercene cura, e a soffrire con empatia con e per gli amici, e ci aiuta a lasciarci raggiungere dalle loro gioie, e a gioire con e per gli amici.
E se Le chiediamo di mettersi sempre nella nostra amicizia, camminando con noi, e aiutandoci ad amare con umiltà davvero i nostri amici, Lei ci aiuta ad accorgerci che già lo stava facendo e lo vuole continuare a fare, con amore, e che sa aiutarci a proteggere le nostre amicizie, sa farle fiorire davvero, e sa aiutarci e suggerirci con amore come amare i nostri amici, perché a volte, presi dai nostri attaccamenti e ripiegamenti su noi stessi, siamo convinti di volere già il bene dei nostri amici, e invece a volte rischiamo di non conoscerli profondamente, di non “riconoscerli”. E di sottovalutarli in alcuni aspetti o di idealizzarli in altri aspetti, evitando così in quei casi di amarli e di collaborare con loro davvero.
Uno dei doni che Maria può donarci e aiutarci a far fiorire, è il dono della preghiera per e con i nostri amici: la preghiera, anche quando si è lontani fisicamente, per esempio in due posti o città diverse, è un atto di amicizia, attenzione e affetto, di aiuto che “arriva”, eccome se arriva!
La preghiera davvero arriva nel cuore e nelle vite dei nostri amici, e li sostiene, li incoraggia, li circonda di affetto, e facilita nei nostri amici il loro aprirsi a Dio e ad amare, amare non solo noi amici, ma anche la loro vita, sé stessi, gli altri a cui tengono e con cui interagiscono. La nostra preghiera, fatta con amicizia, attenzione e fede, può aiutarli anche a cambiare o migliorare il loro rapporto con sé stessi, con gli altri, con noi, con Dio, e con Maria.
E allora, cosa aspettiamo a rivolgerci sempre, ogni giorno, a Maria, Madre dell’amicizia, per noi stessi e per i nostri amici? Accettando Lei come Madre dell’amicizia, nostra alleata anche nelle nostre amicizie, Le permettiamo di aprirci i nostri occhi e il nostro cuore nel credere e vedere come Lei si prende cura delle nostre amicizie, dei nostri amici, e di noi. E come sa guarire e cambiare ciò che va cambiato e aiutato in noi e nei nostri amici per imparare a volere sempre più il vero bene dei nostri amici e della nostra amicizia.
Parliamo ogni giorno con Maria, anche delle nostre amicizie e dei nostri amici.
Impariamo il cuore a Cuore con Maria, con la nostra Madre Celeste che è sempre con noi
e ci ama immensamente.
Maria, madre dell’amicizia,
E prega per i nostri amici, e per le nostre amicizie.