Se io ho desideri… e se l’altro ha desideri

Se io ho desideri, è “normale” che l’altro debba accontentarmi, e se non ha gli stessi miei desideri è “cattivo”, “strano”, non mi vuole bene.

Se io voglio realizzare i miei desideri, l’altro deve aiutarmi, non deve boicottarmi, e se mi impedisce di realizzare qualche mio desiderio è perché lo fa apposta, per crearmi problemi, perché è invidioso, perché non ci tiene alla mia felicità e realizzazione.

Se io vedo che l’altro vuole realizzare desideri diversi dai miei, e usa il tempo anche per questi suoi desideri da realizzare, allora penso solo che toglie tempo a me, allora è egoista, allora mette solo distanze e non gliene importa niente di mee di ciò che voglio.

Se io voglio realizzare i miei desideri, è secondo me “solamente” perché so che sono desideri buoni e fondamentali per me e per il bene di tutti, e quindi l’altro e gli altri “devono” riconoscere quanto sono desideri buoni e utili, e deve collaborare per realizzarli, anche quando vorrebbe fare altro.

 

Ma ….

Se è l’altro che ha suoi desideri che vuole realizzare, e io non sono d’accordo con ciò che vorrebbe realizzare, allora inizio a capire che è “normale” avere desideri diversi da accordare e rielaborare, allora d’improvviso inizio a reclamare il mio diritto di avere desideri diversi senza per questo sentirmi strana o cattiva.

Se sono io che non me la sento di collaborare con l’altro per realizzare i suoi desideri, o per miei motivi o difficoltà  personali, o se vedo elementi di ciò che desidera che non sarebbe buono realizzare e seguire, e non faccio come mi dice, allora d’improvviso inizio a comprendere e intuire che se evito di collaborare in qualcosa con l’altro  non  significa che non ci tengo all’altro e alla sua realizzazione,  e capisco che non seguo un suo desiderio non perché sono invidiosa o  perché voglio creargli problemi, ma perché non sono convinta per esempio sul modo e i desideri che vuole realizzare, e forse potrei aiutarlo a fare discernimento su ciò che desidera e sul perché.

Se sono io a voler seguire e realizzare desideri diversi dall’altro, inizio a comprendere che ho diritto ad avere anche desideri che non sono i desideri dell’altro, e che se sono desideri che non fanno del male a me e all’altro, posso usare un po’ del mio tempo anche per realizzarli, e posso in più, anche, aiutare con empatia e amore l’altro a capire i miei desideri, e posso provare a  comprendere i suoi desideri, e posso cercare e trovare strade comuni per fare squadra per il bene…

Se sono io che vedo l’altro che dice è convinto che i suoi desideri siano sempre e solo buoni e da realizzare, e se l’altro ha un atteggiamento di imposizione nei miei confronti  per farmi collaborare con lui, senza rispettarmi, o che pretende che io gli dica che qualsiasi cosa desidera è un bene, allora d’improvviso capisco che solo Dio ha desideri solo buoni, che anche l’altro, come me, può prendere abbagli su ciò che desidera, può non vedere a quali desideri vale la pena usare tempo ed energie, e posso con amore e umiltà aiutarlo a discernere e a vedere vari aspetti di ciò che desidera e che vorrebbe, e posso aiutarlo in ciò che di bene vorrebbe fare.

 

 

 

Articoli correlati