Qualcosa che sia bello
Qualcosa che non dipenda da se e cosa mi daranno gli altri.
Una gioia, un atteggiamento interiore gioioso che nasca da me e non da situazioni o persone o cose che cerco per distrarmi e per attaccarmi per non sentire a volte dolori o fatiche.
Penso che troppe volte io mi aspetto che la gioia mi arrivi tipo pacchetto regalo mentre io aspetto ferma, una gioia che secondo me la vita deve pure sbrigarsi a darmi, attraverso i miei cari, la mia vita, la mia quotidianità, le persone che conosco, le cose che ho da fare.
Capita a volte anche a voi?oppure no?
E quanta delusione e amarezza quando mi accorgo che mettermi in un atteggiamento in cui mi convinco che la gioia arrivi solo da fuori di me non mi aiuta ma anzi mi peggiora la situazione anche interiore.
Certe volte, se sbaglio tanto, o non riesco a fare bene e tanto ciò che dovrei o vorrei fare per il bene di tutti o di qualcuno, compresa me stessa, sono tentata di pensare e credere che non sono una “fabbricatrice” di gioia.
E mentre guardo ammirata le persone che riescono a esprimere gioia ed entusiasmo anche quando sono tristi dentro sé e che invece di lamentarsi producono gioia e amore per gli altri, mi dico a volte con aria rassegnata che per me sarebbe troppo difficile, non ci riuscirei, non so come fare.
Ma poi la vita (e secondo me quel Qualcuno che tanto mi ama, anche quando non Gli credo o sono arrabbiata con Lui) mi smentisce e mi rassicura in qualche modo, a volte anche attraverso problemi che per affrontare devo attingere a mie risorse che non credevo e non sapevo di avere.
E ricomincio a credere e capire, a volte quasi basita e meravigliata, che anche io so e posso produrre bellezza e gioia.
Non per miei meriti, non per idolatria di mie capacità, ma solo perché quando metto il mio poco nelle Mani Amorevoli e Misericordiose di Dio, allora anche quello che a me sembra poco, anche quello che a me continua a sembrare impossibile, soprattutto quando ho un forte calo di autostima per qualcosa che penso di me o che non ho fatto come avrei potuto e voluto, mi accorgo che mettendomi ad amare e costruire, scegliendo obiettivi buoni e sani, mi emerge la gioia, e riesco a quel punto a trasmetterla anche agli altri.
E sto scoprendo soprattutto ultimamente che non ho bisogno di avere prima una grande autostima, una grande serenità su come sono fatta, per poter vivere e trasmettere gioia.
Forse non avrò mai una grande autostima, o almeno non sempre, ma mentre fino a qualche anno fa credevo che per fare qualcosa che sia bello dovevo prima aumentare la mia autostima, nel mio caso, e non so se anche nel vostro caso, quando ci metto in mezzo la fede in Lui, e accetto e scelgo di credeGli nonostante tutto, anche solo un granellino se non riesco ad averne di più, per mie resistenze fatiche e paure, non dipende più da quanta autostima ho e se ce l’ho, perché scelgo un’altra visuale e altri obiettivi.
E’ certamente vero che è importante avere autostima, e coltivando autostima riusciamo a stare meglio e a vivere meglio, ma non sono esperta di questi temi e semplicemente osservo e sperimento cosa si può comunque fare e riuscire a fare di bene e amore anche se non si ha una particolare forte o alta autostima:
l’importante secondo me è non rendere la propria autostima “la” fonte per poter amare, o l’unica possibilità per poter poi iniziare a fare qualcosa di bello per sé e per gli altri.
Solo mettendo tutto in Lui, solo chiedendo a Lui, solo amando come mi dice di amare Lui, il mio Padre, posso spargere semi di bellezza e gioia anche dove da sola umanamente sarei convinta di non poterlo fare, di dover prima essere perfetta, o almeno più forte, più brava, più…io ho sperimentato e sperimento a volte che posso amare anche quando in alcuni momenti mi sento una schifezza, perché la vera differenza secondo me non la fa quanto mi sento fantastica, ma il mio mettere con fiducia nelle Mani di Qualcuno che mi ama sempre, la mia schifezza, i miei pochi cinque pani e due pesci, e poi ricominciare ad amare puntando il mio sguardo non più solo su me stessa e se valgo o no e se sono buona o no o capace o no, ma su Dio, che mi ama, e che mi chiede di amare lo stesso, e sugli altri, che hanno bisogno anche del mio amarli.
Ma l’amare e il poter costruire e donare bellezza e gioia, non dipende da tanti se e ma.
E non dipende neanche solo dal fare cose che sono già piacevoli e belle, certo questo facilita, ma si può costruire qualcosa che sia bello in sé e fuori di sé anche vivendo in un modo diverso un problema. La bellezza e la gioia hanno loro personali strade che spesso stupiscono ed escono fuori dalle situazioni a volte più impensate….
