Il  dono della gratitudine

Da un po’ di tempo, sto scoprendo di più il grande dono che è la gratitudine: in questo caso, la gratitudine verso gli altri.

E mi sono accorta meglio che a volte non esplicito la mia gratitudine e quali doni preziosi e frutti hanno portato e portano nella mia vita l’atteggiamento, le parole, l’affetto, la preghiera, la vicinanza e aiuto di qualcuno nei miei confronti.

Per vari motivi: timidezza, pensieri tipo “ma tanto lo sa” come se le persone potessero leggermi nel pensiero, oppure tipo “è evidente quali frutti e atteggiamenti buoni e che doni ha fatto nella mia vita e a me quella persona”, e altre paturnie varie.

E ho notato che questo tipo di pudore, timidezza, e pensieri, spesso sono una abitudine quotidiana in ciascuno di noi, ognuno a suo modo.  Siamo tutti metaforicamente nella stessa barca, anche su questo: e a volte siamo tentati di esprimere la nostra gratitudine solo con un sintetico, anche se  bellissimo, “grazie”, oppure ci convinciamo che l’altro sa o intuisce chiaramente quanto gli siamo grati e che dono lui/lei è nella nostra vita, e che doni ci ha fatto e ci fa.

Ma è proprio così? Mi è successo anche ultimamente più volte di accorgermi, nel dialogare con qualcuno, che l’altro non aveva consapevolezza e conoscenza di quali frutti ha portato e porta nella mia vita il suo modo di essere e l’affetto, l’aiuto, la preghiera, l’empatia e la vicinanza che mi dona e mi ha donato. Spesso ciò che a noi è chiaro, chiarissimo, il bene ricevuto da qualcuno, anche con effetti nel lungo termine, negli anni, a quel qualcuno non è per niente chiaro. E molto probabilmente sarebbe contento, felice, di venire a conoscenza del dono che è per noi, e  dei doni di bene che ci ha fatto e ci fa, e forse saperlo e più profondamente,  lo aiuterebbe.

Abbiamo sempre la possibilità di scegliere un nuovo atteggiamento, diverso dal solito: per esempio possiamo scegliere e decidere di voler bene all’altro anche donandogli più spesso e più esplicitamente la nostra gratitudine.

A volte crediamo, in alcuni momenti, di non avere molto da donare, di avere troppo poco da donare, e penso che uno dei “movimenti” interiori che ci aiutano a rimetterci nella verità di noi stessi e della nostra relazione con le persone, sia anche il ringraziarle esplicitamente, e  con amore.  Ringraziarle sì, nei fatti ma anche a parole, con calore emotivo, parole sincere che arrivino al cuore dell’altro e che gli possono fare tanto bene. Dipanando, come un gomitolo che si dipana, almeno alcuni dei motivi e dei frutti di bene che l’altro ha donato, ha portato e porta nella nostra vita.

Sicuramente spesso i motivi e i frutti sono molti, molti di più di ciò che a volte ricordiamo o diciamo, e già iniziare a dirne alcuni fa tanto bene agli altri, è un dono speciale e molto più importante di ciò che a volte crediamo. Ad esempio, ognuno di noi è contento, felice quando l’altro gli comunica, esplicitamente e con affetto e stima, quanta gratitudine ha per ciò che noi siamo, di fondo, e per il bene che doniamo e che gli abbiamo donato. Ringraziare ed esprimere la nostra gratitudine, se non siamo abituati a farlo, a volte può sembrarci una forma di “debolezza”, ma in realtà esprimere la nostra gratitudine, se fatto con sincero amore, affetto, stima, dà contemporaneamente gioia e pace interiore anche a noi. Ringraziare, esprimere gratitudine, è secondo me anche valorizzare l’altro, ed è fargli conoscere qualcosa di molto bello di lui/lei, e questo fa sempre tanto bene, anche perché tutti a volte o spesso abbiamo il desiderio di conoscere il dono che siamo per gli altri, il bene che gli abbiamo fatto,

e spesso il bene che facciamo può essere anche qualcosa che per noi è un atteggiamento scontato da donare, e che invece per gli altri, che sono diversi da noi, è qualcosa di speciale, di nuovo, di importante, che forse hanno avuto  poco nella loro vita, o forse non nei modi unici e originali in cui glielo doniamo noi. Scegliere di amare gli altri anche donandogli la nostra gratitudine, anche per dettagli che possono sembrare piccoli, poco importanti, anche per azioni che sembrano scontate e invece non lo sono mai, è donare qualcosa di prezioso, è amare.

E se ci mettiamo nell’atteggiamento di caccia al tesoro verso tutti, presto possiamo scoprire e sperimentare che ogni persona, anche coloro che sottovalutiamo, è un dono anche per noi.

E allora, cominciamo: chi vogliamo iniziare a ringraziare e a esprimergli esplicitamente che dono è per noi?

 


L’immagine di copertina è di Pixabay con licenza d’uso gratuito.

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