Il supereroe sa cambiare e salvare il mondo

Un supereroe si sente e si crede … un supereroe!

Si sente colui che deve e sa cambiare le situazioni, l’unico che lo sa fare, e che sa salvare il mondo. Si sente colui che ha tutto il peso delle preoccupazioni e dei problemi da gestire e risolvere su di sé.

Tu scegli di fare il supereroe quando ti convinci ad esempio che puoi far passare, togliere tutti i dolori e le tristezze dell’altro, e che quindi se l’altro dopo il tuo aiuto, la tua vicinanza e la tua consolazione non cambia umore vuol dire secondo te che è “colpa sua”, o “colpa sua”, oppure ti senti un fallito e ti arrabbi con te stesso o con l’altro.

Il supereroe non vuole vedere gente triste o lamentosa o con problemi, sarebbe appunto un “segno” che non è riuscito e non riesce a cambiare e salvare una situazione e una persona; per questo  a volte, da supereroe che si rispetti potresti avere la tentazione forte di negare la sofferenza e le emozioni tristi tue e degli altri, arrivando anche a volte a rimproverare aspramente ed esasperato e irritato chi “osa” piangere, lamentarsi o scoraggiarsi e soffrire davanti a te per cose secondo te banali e piccole o anche grosse.

Il supereroe  a quel punto rimprovera oppure incoraggia ma in un modo che pretende che la persona addolorata e scoraggiata reagisca subito e allontani da sé immediatamente ogni emozione triste o poco gioiosa.

Ma ogni sofferenza, anche quando a te sembra esagerata e non drammatica, ha una sua dignità e ha un suo diritto di essere ascoltata anche col cuore, e ha diritto di essere compresa e aiutata:

anche il pianto dei bambini va considerato con attenzione ed empatia, un pianto che spesso viene etichettato come capriccio, nervosismo o “solo” ed esclusivamente  sonno, mentre invece potrebbe nascondere anche una sofferenza emotiva forte perché spesso non vista e considerata “normale” e da non accudire, come se i bambini fossero una specie a parte che non deve essere troppo consolata … forse perché il loro dolore ricorda a qualche adulto il proprio antico dolore che forse a sua volta non è stato visto, ascoltato, aiutato….

Ma la creatura limitata e tanto amata da Dio che riconosce e accetta in sé anche le sue proprie  lacrime di dolore ed emozioni tristi, ha più voglia di consolare e comprendere, anche il pianto dei bambini, invece di lasciarli soli a piangere dicendo a se stessi  che non è  da considerare una cosa importante e seria, degna di comprensione, aiuto.

Il supereroe è sempre convinto che siano le cose, gli altri, le situazioni e il mondo a dover cambiare, non lui; lui è convinto di aver già fatto tanto, di aver già fatto anche troppo, e che se soffre è per colpa degli altri che sono “cattivi” e insensibili ed egoisti. Come fanno, si chiede il supereroe a volte, a non dare tanta importanza a come lui sta?

Ma gli altri sono creature, non supereroi, e a volte hanno loro problemi e dolori per cui sono meno disponibili, poco dolci, o molto concentrati su se stessi.

Se il supereroe accetta di essere limitato, ma immensamente amato e apprezzato da Qualcuno,  può imparare che anche a lui succede spesso.

E può perdonare gli altri e se stesso. Perché sa e crede che Dio lo perdona per primo.

Quante volte forse anche tu caro lettore ti convinci che sia l’altro, e solo l’altro a dover cambiare?

Il supereroe ha come missione di dover salvare gli altri ma non sente e non crede di dover essere salvato anche lui.

Il supereroe dà spesso agli altri veloci soluzioni senza approfondire, e ascolta poco, ha fretta di risolvere i problemi. Il supereroe si convince addirittura che “donare” agli altri significhi solo salvarli(a modo suo) e farli cambiare.

 Ma anche questa è una grande “trappola”, sia perché solo Dio è il vero Supereroe che può far davvero cambiare cuore e mente e salvare, sia perché tutti, ma proprio tutti abbiamo bisogno di cambiare in almeno qualcosa ogni giorno  e di essere quotidianamente salvati.

Quanta bella capacità di amare in realtà coltivi dentro di te, caro lettore, quando ti lasci amare e aiutare anche dagli altri, e soprattutto quando ti lasci amare da Dio!

Non temere di chiedere aiuto, accetta le tue imperfezioni, accetta di avere anche tu un po’ di orgoglio e perfezionismo, accetta la tua paura di non essere forte e capace di cambiare da solo e di salvare e aiutare, e consegna tutto a Lui, a Dio, al tuo Papà pieno di Amore e Misericordia forte e tenerissima per te.

Dio ti conosce davvero, ti conosce così come sei e ti ama: Lui non aspetta che tu cambi o migliori per amarti, ti ama già ora, ti ama già da sempre e per sempre, anche con le tue resistenze a Lui e le tue resistenze ad amare e cambiare.

Caro lettore, io penso che  il vero cambiamento sia prima di tutto lasciarsi amare da Dio: scoprirai una libertà interiore e un amore in te con cui poter accettare anche ciò che non cambia o sembra solo peggiorare.

Dio è il vero Supereroe della tua vita, l’Unico che vuole sa e può aiutarti e con vero Amore ad accettare te stesso, la tua vita e gli altri così come sono, l’Unico che sa aiutarti davvero a rendere ogni tua sofferenza tua e degli altri non una distruzione per schiacciarti o disperarti, ma un “ponte” , una croce che vissuta con amore rende il dolore strumento anch’esso di luce per imparare ad amare, cambiare, fidarsi sempre più dolcemente e realmente di Lui.

Niente è impossibile a Lui, neanche nelle sofferenze più forti.
Lui è un Super Eroe che non sempre ti toglie le sofferenze, ma fa molto di più: le vive con te e può farti scoprire tanto amore e luce in più anche nella sofferenza.

Solo se scegli la Sapienza di Dio e se segui Lui anche quando non capisci o sei arrabbiato con Lui, solo quando consegni e riconsegni ogni volta tutto di te a Lui con fiducia (ne basta anche poca, come un granellino di senape), puoi imparare la saggezza di capire o intuire cosa va cambiato e cosa va accettato nella tua vita e in quella degli altri, con amore anche immerso nelle imperfezioni e limiti.

Se chiedendo aiuto a Dio metti in moto l’amore, la misericordia, la mitezza forte anche davanti a eventi difficili dentro e fuori di te, puoi anche riscoprire o imparare cosa vuol dire fare la tua parte per cambiare qualcosa e aiutare, e puoi accettare di non pretendere di fare la parte che spetta agli altri, e puoi imparare a non “togliere” agli altri la loro responsabilità e la loro parte da fare.

E puoi lasciarti aiutare con amore, donando agli altri anche il tuo gioire dell’essere amato e aiutato da loro. Un aiuto reciproco, che il supereroe birichino dentro di te non vorrebbe perché si sentirebbe fragile, meno importante e meno utile.

Ma si sa, i supereroi sono fatti così ….

E invece, le creature belle come te, sono meravigliose così come sono, anche quando lottano un po’ ogni giorno con il loro supereroe…

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