Lettera alla mia bacchetta magica
lo sai che non sapevo di averti come compagna silenziosa di vita, e non sapevo di averti presente in una parte del mio cuore da sempre?
No, non ti avevo ignorato, anzi, ti do attenzione e ti uso più spesso di quanto credevo, ma non me ne ero resa conto.
Mia cara bacchetta magica, lo so che in realtà la magia che ti attribuisco tu non ce l’hai davvero, eppure io spesso ti uso come se tu fossi super magica: succede ad esempio tutte quelle volte che credo alla mentalità del tutto e subito, tutte le volte che quando ho un desiderio, o voglio raggiungere un obiettivo o risolvere un problema, tutte le volte che voglio cambiare io in qualcosa o voglio che gli altri e le situazioni cambino, preferisco credere a te, preferisco credere cioè che se voglio qualcosa devo e voglio ottenerla per il solo fatto che la desidero e penso di volerla, e che ci riuscirò solo se avrò risultati subito, evidenti, e solo se non troverò troppi ostacoli, imprevisti, problemi, e soprattutto se non mi dovrò imbattere in…. miei limiti, ferite, paure, lentezze, egoismi e chi più ne ha più ne metta!
Mia cara bacchetta magica, uno dei motivi principali per cui preferisco di solito scegliere la tua mentalità, è per credere e giustificare ogni mio desiderio e farlo diventare pretesa, e per renderlo qualcosa che deve avvenire nel modo esatto che desidero io. Sai mia cara bacchetta magica che a volte mi convinco che se desidero realizzare od ottenere qualcosa vuol dire che sicuramente è una cosa buona per me e per gli altri, o doverosa da parte della vita e da parte degli altri nei miei confronti? E devo dirti che a volte scegliere te per dare apparente perfezione a me stessa, alle cose, alle persone e alle situazioni, mi serve in fondo in fondo per sentirmi forte, capace, speciale, mai debole o in difficoltà.
Tu mia cara bacchetta magica sei sempre disponibile a collaborare con me, lo so lo so, vorrei però dirti che questo tuo modo di collaborare non mi aiuta veramente, perché mi illude che per fare qualcosa devo farla solo e sempre ultra -bene, benissimo, direi perfettamente, e devo saperla fare subito bene anche quando non l’ ho mai fatta, e arrivo a volte ad attribuirmi il mio valore solo se riesco e subito. Faccio fatica come sai ad affrontare il “misto” che c’è in me e in ogni persona, situazione, il misto di bene e male, il misto di gioia e problemi, di paure e coraggio, di capacità e apparente incapacità in qualcosa.
Quando ti scelgo come atteggiamento di fondo e apparente forza, perfezione e soluzione, non mi rendo conto spesso che tu non puoi darmi davvero soluzioni, ma tendi, anche se in buona fede, lo comprendo, a fare il tuo lavoro di bacchetta magica, che cerca di non far vedere e affrontare nessun problema, lentezza, limite, paura, e chi più ne ha più ne metta, e quando mi illudo di poterti usare in ogni situazione e con gli altri, mi attacco a giudizi su me stessa e sugli altri quando trovo imperfezione o qualcosa di diverso da ciò che vorrei io e come vorrei io, e o mi arrabbio incolpando me stessa, gli altri e le situazioni, o mi scoraggio se non riesco subito o se devo affrontare la gradualità dei piccoli e costanti passi, e così non continuo a perseverare nel bene.
Cara bacchetta magica, io credo che tu puoi collaborare, se lo vuoi, in un modo diverso da come hai fatto finora, e capisco che devo e posso aiutarti io a collaborare in un modo diverso: cara bacchetta magica non ti travestire più da “tutto, subito, solo facile e senza problemi e fatiche”, fa male anche a te, hai invece anche un’altra possibilità: hai la possibilità di imparare la gradualità, e di rielaborare e trasformare la tua voglia di potere e di sentirti utile e magica solo se fai tutto bene e solo se non sbagli mai, in amore che costruisce davvero, e hai la possibilità se lo vuoi dì smettere di credere che sei importante e brava solo se mi fai ottenere tutto e perfettamente senza che io attraversi e rielabori emozioni, paure, e tutto il “misto” che sempre c’è in me e negli altri e nelle situazioni.
Cara bacchetta magica, non devi snaturarti, infatti ti confido che c’è un modo diverso di essere utile ed efficace, efficace davvero: il modo e la scelta di fondo è l’umiltà, una umiltà gioiosa e tenace che decide di amare e affrontare tutto amando davvero, e per riuscirci ha bisogno di amare e credere alla Fonte dell’Amore e della Gioia vera: Dio. Dio sa fare meraviglie, più belle, molto più belle e realistiche della magia che vorresti fare tu, e sono meraviglie efficaci e solide; Dio sa fare meraviglie senza dover per forza togliere dal mio cuore e dalla mia vita e da quella degli altri i limiti e il “misto” che sembra solo debolezza ma che nelle Sue Mani può diventare in realtà forza e amore. Mia cara bacchetta magica, stavolta la trasformazione la chiedo a te, su te stessa e il tuo modo di vederti e vedere le tue capacità e la vita e nel tuo modo di vedere me: collaboriamo davvero, mettiamoci ad amare, trasformiamo il nostro orgoglio che nasce dalla paura in…umiltà, in amore imperfetto e meravigliosamente vero.