Lettera ai miei talenti

Cari  talenti,

dove vi nascondete a volte? So che ci siete, siete sempre presenti in me, ma ho notato che spesso, o sarebbe meglio dire troppe volte, io non riesco subito a trovarvi. E siccome vi considero di fondo i mezzi che mi servono per la mia autostima e per farmi apprezzare, mi accorgo che vorrei avervi sempre pronti e disponibili a farmi fare bella figura, pronti e disponibili a entrare in campo in ogni situazione per poter dare il meglio di me ed essere così apprezzata nel modo che vorrei.

Ma….vi confido che qualche tempo fa, mentre mi chiedevo dove vi eravate nascosti, e vedevo in me in quel momento solo difetti e paturnie, mi sono accorta che…..il mio valore non dipende da voi.

Di più ancora, mi sono accorta che mi ero convinta che per donare qualcosa di bello e buono devo sempre farvi vedere agli altri ben chiaramente e solo voi, nascondendo ciò che vedo in me  solo come sbagli e aspetti brutti,  ed evitando di dare voce e spazio anche ai miei difetti, limiti, debolezze, paure.

E invece no.

Cari talenti, non sentitevi sminuiti, ma è bene che vi aiuti a comprendere che voi siete utili, belli, preziosi, ma….non siete l’unico aspetto di me da guardare,  donare e accettare. Anche i vostri coinquilini nel mio cuore, e cioè  limiti, difetti, paure, problemi o fatiche, debolezze, fanno parte di me, e quando li vivo con amore sono mezzi altrettanto capaci di donare e ricevere amore, luce, bellezza. Non solo: anche quando non li vivo con amore, ma come un peso, e sono tentata di rifiutarli, a volte possono diventare il luogo e occasione in cui imparare qualcosa in più di me e degli altri, possono far passare amore e occasione per costruire, e sapete perché? Perché non siete né voi, ne loro, i protagonisti principali nel mio cuore. C’è Qualcuno che sa accettarvi tutti e più di me, e che sa aiutarvi a essere anche “possibilità” e “occasioni” per imparare qualcosa di buono e costruttivo, per amare con più amore me stessa e gli altri, e per smettere di attaccare il mio cuore alla tentazione orgogliosa di credere che solo io so cosa come e quando sono piacevole, utile, amabile, brava, capace, e che solo io so di cosa hanno bisogno gli altri e cosa apprezzeranno in me, perché i criteri di quel Qualcuno, Dio, sono molto, ma molto più ampi belli e veri dei criteri che spesso ho io per i quali vi suddivido in talenti utili belli e da far conoscere, e limiti difetti paure da nascondere e condannare in me e negli altri.

Miei cari talenti, siete belli, preziosi, gioiosi, utili, ma…..se davvero volete portare frutto, un frutto vero, accettate  con amore e misericordia  i vostri “coinquilini”, e cioè i limiti, sbagli, difetti, paure, difficoltà, accettate di convivere e collaborare con loro e accettare che quel Qualcuno, Dio, sa aiutarmi a portare frutto con tutto di me, e questo vale per ogni persona.

Scegliete di essere disponibili a comprendere che nelle Mani di Dio, anche quei difetti, dolori, fatiche che vivo, e che vi danno tanto fastidio e che vi sembrano inferiori a voi, e inutili, se messi nelle Mani di Dio con fiducia,  possono diventare in qualche modo misterioso anche …talenti.  So che mi capirete, cari talenti,  e che sarete disponibili a scoprire anche il bene che può arrivare anche dai vostri “coinquilini”, e a collaborare insieme a loro e a me.  Cari talenti, volete davvero essere strumenti di amore e gioia e pace? Scegliete l’umiltà, sceglietela con gioia e fiducia in Colui che conosce tutto di voi, e dei vostri “coinquilini”, e che conosce tutto di me, e sa fare meraviglie, e mi ama immensamente. Sempre…

 

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