Lettera alla mia impazienza
quante cose abbiamo vissuto e viviamo insieme! Praticamente è da quasi tutta la mia vita che ci conosciamo e che conviviamo insieme. Ti confido che tante volte negli anni ho provato a fare a meno di te, ma ho provato a fare a meno di te cercando di annullarti dal mio cuore e dalla mia anima, cercando di essere una persona sempre ben tranquilla, auto controllata, posata al massimo, con il minimo di reazioni vivaci esternamente, per timore a volte di far conoscere la mia vivacità ed entusiasmo, anche perché non c’è niente da fare, se cerco di cancellare odiare e annullare te purtroppo senza accorgermene a quel punto nascondo e copro anche la mia vivacità. Ho provato a odiarti, cara impazienza, perché spesso, troppo spesso, se ti do’ retta non valuto bene le mie scelte, uso e perdo il mio tempo lamentandomi e mettendomi in ansia o tensione se non realizzo o ottengo subito ciò che voglio e che mi sembra giusto e fondamentale.
Cara impazienza, potremmo per favore stabilire te ed io un nuovo modo di tenerci in contatto? Un modo nuovo, che mi aiuti a smettere di evitare di vivere e gustarmi il mio momento presente, troppo affascinata e presa dalla tua voce che mi invita a sbrigarmi, a ottenere tutto, a credere che tutto ciò che desidero sia importante e fondamentale da ricevere subito, la tua voce birichina e poco sincera che mi vuole convincere che “devo”scegliere e assumere toni interiori ed esteriori molto sbrigativi, nervosi o superficiali, e di cui a volte non mi rendo del tutto conto, ma di cui intravedo le conseguenze quando l’altro si sente ferito, imbarazzato, dispiaciuto o trascurato da quei miei modi sbrigativi e poco attenti che scelgo quando punto la mia attenzione e le mie priorità solo a ciò che vorrei e che vorrei il più velocemente possibile. Mia cara impazienza, lo so, lo so, ti senti un pochino quasi umiliata dalle mie parole, ma ti chiedo di accettarle lo stesso, per provare a metterti in discussione e a vedere se non sia il caso da parte tua di non continuare a darmi illusioni che tutto andrà meglio e otterrò tutto se ottengo subito, che non importa più che mezzi uso per ottenere i miei scopi perché mi vuoi convincere che la mia felicità sia non fare nessuna fatica, non avere nessuna scomodità, ma arrivare ai miei obiettivi.
Cara mia impazienza, stai, tranquilla, non ho intenzione di cancellarti dal mio cuore e dalla mia vita, perché tu sei strettamente legata anche alla mia capacità di scegliere e agire velocemente quando c’è un pericolo, quando è importante fare subito qualcosa per aiutare qualcuno, quando importante che subito l’altro sappia che gli voglio bene, e in tantissime altre occasioni. E in più devo ammettere con te che non sarei in grado di eliminarti del tutto dal mio cuore e dalle mie abitudini, perché come sai sei cresciuta con il mio carattere e abitudini, ti ho lasciato spazio abbastanza da intrecciarti con le mie caratteristiche.
Ecco cosa ti propongo: costruiamo insieme dei veri ponti tra me e te, collaboriamo, facciamo squadra: non voglio subire la tua influenza e azione, ma voglio imparare ed allenarmi a guardarti, accettarti in me, e a incanalarti e usarti come energia e attenzione che sa andare oltre, che sa agire in modo efficace e tempestivo quando ce n’è bisogno, che sa alzarsi dal divano della propria passività che altro non è che una forma di rabbia e rivendicazione di affetto dalla vita e dagli altri, e imparare ad amare subito, senza pretendere di aspettare che sia prima l’altro a rassicurarmi, capirmi, amarmi.
Cara mia impazienza, se tu lo vuoi puoi diventare anche un dono, uno sguardo in più per me per cogliere in modo più attento e veloce ciò che c’è da fare, e con te posso imparare anche a non rimandare troppo il bene, a decidermi a fare una azione buona subito, e a far emergere il mio entusiasmo, la mia vitalità.
Cara impazienza, voglio imparare a non farmi usare da te, ma ad accompagnarti dolcemente e assertivamente a diventare energia, più attenzione, capacità di stare nel presente senza rivangare, rimpiangere, preoccuparsi, ma ad agire qui e ora. Ma ti dico con sincerità che non voglio più che mi influenzi con la tua ansia di sbrigarti anche quando è invece meglio rallentare, tollerare, accettare con pazienza, anche quando è più importante gustare e amare e curare ciò che è ancora incompleto, non maturo, ciò in cui ci vuole tempo e fatica per raggiungere un obiettivo buono, ciò dove è fondamentale e importante, anche per buoni risultati, rispettare i tempi e problemi del mio cuore, dei miei limiti, e del cuore e dei limiti degli altri, questo anche quando tu sei tentata di convincermi che siccome quello che voglio fare è una cosa buona, posso imporla all’altro perchè è un bene, rischiando però cosi che l’altro non capisca, non sia pronto, e si chiuda molto. Neanche Dio si impone con il Suo Amore con ognuno di noi: e tu mia cara impazienza, non sei Dio. Quindi, ragazza mia, rilassati, rilassiamoci, e facciamo squadra per amare, rispettare, agire con empatia verso gli altri.
