L’ occasione

 

L’occasione per scrivere questo articolo è stata per me l’accorgermi con più chiarezza che un giorno stavo giudicando male dentro di me una persona, giudicando non solo i suoi atteggiamenti, ma anche le sue intenzioni, convinta di conoscerle, stile lettura del pensiero.

E convinta che era giusto giudicarla perché ero addolorata da alcuni suoi atteggiamenti.

Non era la prima volta che giudicavo qualcuno, anche perché non essendo la salvatrice del mondo come la mia parte più orgogliosa spererebbe, so di fondo che il mio cuore, e il cuore di ognuno di noi, per la sua umanità e limiti tende a volte, soprattutto se si sente dispiaciuto, non capito, escluso, non considerato, a giudicare quella persona che ci fa dispiacere, sia dentro di noi, sia ahimè, a volte, parlando male di lei con qualcuno. Ovviamente dal nostro punto di vista spesso siamo tentati di credere che in fondo stiamo solo sfogandoci su quella persona perché soffriamo, oppure che stiamo solo mettendo in guardia gli altri da chi consideriamo “cattivo”, oppure cerchiamo solidarietà e alleanza nel mettere distanze con quella persona e “correggerla” (o meglio, punirla).

E quando chi ascolta il nostro parlare di un’altra persona sceglie invece di avere empatia sia per noi sia per la persona di cui stiamo parlando male, e assente in quel momento , ci fa un dono davvero grande e prezioso: ci aiuta a metterci in discussione guardando  la nostra parte dove possiamo  cambiare qualcosa di noi e metterci ad amare davvero, e aiuta la persona della quale stiamo parlando a non essere vista con pregiudizi, e a non essere etichettata da noi e dalla nostra rabbia come “cattiva ed egoista con intenzioni cattive ed egoiste contro di noi”.

E su quel giudizio che stavo dando su una persona, sono riuscita dopo qualche giorno a mettermi in discussione, a guardare il mio dispiacere, e a guardare come avevo parlato di quella persona con una persona amica. E ho voluto “riparare” in qualche modo: ho iniziato a decidere di smettere di giudicare quella persona e le sue intenzioni, accorgendomi così che la stavo etichettando giudicando ogni suo dettaglio, le sue parole, le sue scelte, e i suoi atteggiamenti, e che avevo dato una visione di lei ingiusta a quella persona amica, anche perché nessuno può giudicare il cuore e le intenzioni di un’altra persona, anche quando sembrano evidenti e chiare ai nostri occhi e al nostro intuito. E ho ricontattato la persona amica parlandole di quella persona in modo diverso, con empatia, cambiando modo di pensarla e cambiando atteggiamento.

Ci riesco sempre e subito a fare così? No, a volte mi ci vuole un po’ di tempo in più, ma di fondo voglio sempre cambiare il mio modo di vedere qualcuno che giudico, sia perché so che, se giudico faccio male all’altro e a me, in qualche modo, sia perché se dico di credere in  Dio, se dico di credere davvero a Gesù e al Suo Vangelo, allora per amare davvero voglio e posso ogni volta cambiare e scegliere di guardare anche chi sembra solo “cattivo ed egoista” verso di me come una creatura imperfetta come me, che a volte si fa prendere da paure, giudizi a sua volta, ma che è sempre un dono prezioso, che sempre ha valore, e che ha bisogno come me e come ognuno di noi  di essere aiutata ma con empatia, ha bisogno di essere apprezzata ed amata, e che  è amatissima anche lei come me, come ognuno di noi, da un Padre che ci ha creati unici e meravigliosi e che ci ama sempre, anche quando sbagliamo o sembriamo dare solo il peggio di noi, e che ci aiuta con amore vero.

Quel giorno in cui ho parlato di quella persona in modo diverso, con empatia, mi sono detta e ho detto alla persona amica di cui accennavo, che anche se gli errori che avevo notato di quella persona fossero proprio così, io voglio essere occasione di testimonianza e non di giudizio.

Eccola l’occasione da vedere, scegliere e vivere: abbiamo sempre, ogni giorno, ogni momento, due possibilità: o aspettare le occasioni e quelle che diciamo noi, e i cambiamenti da parte degli altri, oppure… iniziare ogni volta a essere noi “occasione”. Occasione di cosa? occasione di cambiamento, occasione di scelte di pace, occasione di mettere in pratica davvero il Vangelo anche quando ci sentiamo dispiaciuti, occasione di incoraggiare, aiutare, favorire empatia reciproca invece di giudicare, escludere, ferire a nostra volta.

Quale “occasione” siamo per gli altri?

Quali piccoli grandi passi e cambiamenti vogliamo e possiamo fare per essere “occasione” di empatia e amore vero?

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