Piccole luci
Che luci aspetto si accendano dentro me per cominciare o ricominciare a fare cose buone e belle?
Io rimando troppo a volte, il bene che potrei fare.
In più spesso non vedo proprio le possibilità che avrei anche davanti ai miei occhi, anche nel mio momento presente, anche in una situazione che sembra solo pesante e che sembra solo motivo per scoraggiarmi e arrabbiarmi.
Non voglio ancora capire che spesso le piccole (grandi in realtà) “luci” anche dentro me posso accenderle se … inizio. Se inizio a ricominciare, se pur scoraggiandomi a volte mille e mille volte non chiudo la possibilità di ricominciare, prima di tutto non la chiudo nel mio cuore.
Spesso per ottenere e avere mille e infinite luci accese di bene e gioia, che possano rischiarare abbastanza un buio o fatica o difficoltà o incomprensione che sto vivendo, aspetto.
Che aspetto?
Una grande luce, sarebbe meglio una di quelle luci tipo apparizioni che sono evidenti, chiare, senza possibilità di sbagliarsi e di capire anche come agire e scegliere.
E invece no.
Non succede.
Tranne rari casi eccezionali. Invece mi accorgo che devo scontrami e riscontrarmi ogni volta con alcuni bui, cose non chiare, motivi non chiari anche degli altri, e devo riscontrarmi con i miei e altrui limiti.
E più aspetto che qualcuno accenda la luce e più a volte i misteri e il buio si infittiscono, sembrano quasi farlo apposta.
A quel punto “mollo” pure la possibilità di chiedere aiuto a Dio, proprio perché non ricevo subito in cambio da Lui, in cambio di una mia accorata preghiera, quello che secondo me è quello di cui ho più bisogno in quel momento ( e si sbrigasse pure, penso a volte arrabbiata pure con Lui).
Non mi fido, in realtà non mi fido di Lui e della possibilità che le luci, anche quelle piccole o apparentemente piccole, posso accenderle in me e nella mia vita e per gli altri quando decido di … accendere o riaccendere la luce:
cioè di scegliere di amare, sostanzialmente.
Si perché tutte le volte che metto prima di amare i miei”se” e i miei “ma”, tutte le volte che aspetto una grande spinta da qualcuno compreso Dio per mettermi a fare cose buone, cambiare qualcosa di me dove sbaglio, o dove non riesco, mi ritrovo quasi sempre a vedere più buio fuori e dentro me e a non cominciare a cambiare, a scegliere in modo diverso e costruttivo.
A volte ho potuto sperimentare nella mia vita, intesa anche come vita di ogni giorno, che quando decido di accendere luci, cioè di mettermi ad amare, costruire, fare qualcosa che stavo rimandando e che può portare un po’ di bene in più, succede che … .si accendono altre luci contemporaneamente o poco dopo.
Un esempio è quando sono convinta di non avere niente di interessante da scrivere … e se inizio comunque a scrivere e provare comunque, anche se non ho il migliore degli ottimismi in quel momento, noto che mentre scrivo mi emergono altre idee, altre riflessioni, e inizia un circolo virtuoso di idee, riflessioni, spunti, che poco prima mai avrei immaginato di poter avere …
facendo, imparo.
Mettendo una anche piccola parte di me e del mio tempo in moto per costruire, qualcosa succede. Ma non succede per magia o per destino, no, succede perché io anche senza rendermene conto metto in moto una parte dell’amare, accetto di rischiare di amare anche se mi sembra di non saperlo e poterlo fare.
E queste “piccole” luci di riflessioni, gioia, autostima, serenità, nuove idee, rimangono poi nel mio cuore come mattoni che anche se per un po’ ricrederò di non averli messi in realtà ci sono. E costruiscono.