Che ne fai del tuo shakeraggio?
“Mi sembra di essere in uno shakeraggio!”, alzi la mano chi almeno una volta non si è sentito in una situazione o periodo così. Un periodo cioè dove ci si sente pressati, stressati, addolorati tanto da situazioni esterne e anche interiori, dove tutto o quasi sembra…difficoltà e prove continue da affrontare e risolvere. E dove ci si sente circondati da problemi di più tipi e sfumature e poco chiari, appunto come in un grande shakeraggio di tanti elementi tutti insieme.
Che fai caro lettore quando ti trovi in questa situazione? Quando ti sembra di essere immerso in uno “shaker” che ti sbatte addosso contemporaneamente problemi e difficoltà e ti appesantisce, e non ti dà risposte? Succede, a volte, ovviamente, anche a me. Ed avendo io un carattere diciamo sul sensibile e vivace andante, immagina quanti shakeraggi ogni tanto vivo o mi costruisco da sola, grazie anche a volte ai miei rimuginamenti quando ho un problema da affrontare, o come a volte mi scoraggio proprio nel bel mezzo di uno shakeraggio di problemi che arrivano dalla vita, di quelli che mescolano di tutto e il contrario di tutto. In sintesi: se capita così anche a te, ti capisco.
Tutti, anche se con caratteri diversi e modalità diverse, ogni tanto ci sentiamo al centro di un tale vortice e scossone, semplicemente perché siamo esseri umani, e siamo immersi in una vita che contemporaneamente è bella e anche immersa in problemi, imprevisti e debolezze.
Cosa possiamo fare quando succede e quando ci sentiamo al centro di uno shakeraggio doloroso e faticoso, che tocca tanti aspetti della nostra vita e di noi?
Io caro lettore posso condividerti qualche spunto che è utile a me, e tu se vuoi prova a soffermarti su ciò che per te è buono per ritrovare serenità, e che ritieni utile per fare pace con il tuo “shakeraggio”:
intanto puoi, se vuoi, guardare ciò che stai affrontando, in un modo diverso: tutto ciò che vivi infatti puoi sempre guardarlo e affrontarlo in due possibili modi: puoi guardare tutto come “distruzione”, e come motivo per scoraggiarti e chiuderti in te stesso, o puoi guardare ciò che stai vivendo e affrontando come un grande “misto” che puoi imparare, a piccolissimi pazienti e costanti passi, a rendere una occasione, anche se dolorosa e faticosa, di cambiamento e miglioramento: quando si usa lo shaker, di solito si mescolano e si amalgamano elementi anche molto diversi tra loro a volte, e tutto, dopo quel rimescolamento vorticoso, diventa un armonioso cocktail: potrebbe essere così anche per ciò che stai affrontando anche se in alcuni momenti ti può sembrare che ogni problema ci sia solo per farti dispiacere e farti scoraggiare: e la tentazione che tutti abbiamo a volte quando ci sentiamo così è di smettere di agire, costruire, continuare qualcosa perché prima aspettiamo di sentirci più sereni, più contenti, e con ogni cosa chiara e risolta: purtroppo quando facciamo così spesso peggioriamo il nostro stato d’animo e facciamo dipendere la nostra libertà da se qualcuno ci aiuterà, da come e quando ogni elemento dello shakeraggio in atto sparisce o si ferma.
E invece, tu, caro lettore, agisci. Agisci con amore. Agisci e metti la tua attenzione e la tua concentrazione anche in piccole, apparentemente piccole concrete cose, metti attenzione su ciò che puoi fare o stai facendo, agisci e con amore anche quando stai continuando a sentirti shakerato e poco sereno. Puoi fare anche molto di più di ciò che pensi: puoi decidere, senza aspettare di stare prima meglio o di aver risolto qualcosa, di interessarti agli altri: decentrati, ascolta con empatia, come vorresti fosse fatto verso te, qualcuno che ha voglia di parlare o sfogarsi, prova ad aiutare qualcuno che ha bisogno di aiuto o anche semplicemente di attenzione in ciò che fa, vive, ed è, e di qualche parola e decisione anche pratica che lo aiuti. Fai pace anche con il tuo timore, a volte, di chiedere aiuto: chiedi aiuto agli altri, a qualcuno di cui ti fidi, lasciati aiutare, a volte anche solo parlarne con una persona può far scaturire idee, aiuti, prospettive diverse da cui guardare ciò che stai affrontando.
E come in uno shaker, fai pace con ogni elemento e aspetto di te e dei problemi che stai affrontando, prenditene cura pezzettino per pezzettino, rinunciando a pretendere di risolvere tutto e subito, accettando che è già bello e importante iniziare a fare qualcosa per un aspetto o un problema che vorresti cambiare almeno un po’.
Cambia obiettivo, caro lettore: sostituisci il tuo eventuale obiettivo simile a “Per ritrovare serenità e pace devo prima risolvere ogni problema, devo prima essere contento e realizzato su tutto, perché altrimenti non ho libertà, possibilità, serenità per affrontare bene tutto” con un obiettivo più simile a “Posso fare qualcosa. Già ora. In questo momento presente. Posso fare qualcosa per rendere questi aspetti della mia vita, questo/i elemento/i e questo/i problema/i, qualcosa che costruisce invece di distruggere. Posso, anche mentre mi sento poco sereno. Posso.”.
….E anche durante qualche shakeraggio, ricorda sempre, caro lettore, che non sei solo, e che accanto a te c’è sempre, anche in questo momento, Qualcuno che ti ama, che ti sa aiutare, Qualcuno che può darti la voglia e la forza di affrontare, decidere, agire, cambiare, e amare, perché è con l’Amore che puoi costruire, invece di distruggere e scoraggiarti. Quel Qualcuno, è Dio. Un Dio che ti ama davvero. E ti capisce. E vuole la tua gioia. Una gioia profonda. Chiedi a Lui di aiutarti, lasciati aiutare da Lui, rimettiti ad amare, te stesso e gli altri.
Permettiti di far pace con il tuo shakeraggio e di renderlo “materiale” per costruire
e cambiare in modo costruttivo.
Puoi farlo davvero.