Il dono del qui e ora

 

Quante volte ci piacerebbe tanto vivere meglio il nostro tempo, durante la giornata! Vorremmo usarlo bene, essere sempre felici, riuscire in tutto, vorremmo non scoraggiarci mai, e vorremmo poter fare sempre ciò che eravamo abituati a fare o ciò che consideriamo importante fare. Ma a volte le situazioni cambiamo velocemente, a volte viviamo alcune “perdite”, cambiamenti con cui non sempre facciamo pace, presi dalla sofferenza di ciò che è cambiato o ciò che non possiamo più fare o avere. E a quel punto a volte il presente in cui siamo immersi ci sembra qualcosa contro cui arrabbiarci o scoraggiarci. E a volte viviamo il nostro presente “staccandoci” da esso, e  “fuggendo”, soprattutto quando nella nostra vita accadono problemi, o c’è noia, o ci sono anche difficoltà da attraversare e affrontare.

Un modo per autobloccarci sul vivere pienamente la nostra vita e la nostra giornata è quando ci mettiamo in un atteggiamento interiore di “attesa”: anche se facciamo tante cose, dentro di noi attendiamo, per agire, per costruire, che qualcuno intanto inizi prima di noi, che qualcuno ci aiuti, che la vita diventi prima più facile per noi, che i problemi diminuiscano almeno un po’, e che le persone cambino atteggiamento verso di noi, “e allora” avremo secondo noi, più mezzi, strumenti, occasioni, soluzioni di quelle che non vediamo e non troviamo. Ma spesso più attendiamo che prima qualcosa o qualcuno cambi, e meno riusciamo ad affrontare, cambiare, costruire, perché senza rendercene conto del tutto, “congeliamo” le nostre risorse, i nostri talenti, quello che possiamo già fare, prima che qualcuno o qualcosa cambi, prima che noi cambiamo o miglioriamo.

Oppure ci abituiamo a rimuginare sulla nostra giornata,  invece di provare anche ad agire per costruire e cambiare.

Cosa possiamo fare per vivere il nostro presente in modo diverso, più sereno e pieno?

Intanto possiamo decidere di accettare di…vivere il presente, il nostro qui e ora. Senza rimandare ciò che possiamo fare nel qui e ora, senza stare solo a rimpiangere ciò che fino a oggi e ora non abbiamo voluto o potuto fare, senza far diventare i nostri sbagli che abbiamo fatto fino a ora come  pesanti macigni per i quali non possiamo più riprovare a cambiare e  ritrovare gioia e serenità.

Noi siamo amati, amatissimi, prima di tutto da Qualcuno, Dio, con cui a volte ci arrabbiamo, che a volte incolpiamo dei problemi nella nostra vita o di ciò che ci manca o che non riusciamo a realizzare.

E….e se invece provassimo semplicemente a credere, credere davvero che siamo amati da Dio, il Padre che ci aspetta sempre, a braccia aperte, che è accanto a noi anche quando non Gli crediamo, e che davvero può e vuole aiutarci a rendere più bella la nostra vita, e a rendere ciò che viviamo, anche i problemi e sofferenze, come anche “luoghi” dove possiamo imparare a essere più noi stessi, dove possiamo imparare ad amare, e a vivere pienamente la nostra vita, smettendo di autocompiangerci e lamentarci, ma imparando a sperimentare quanto ancora possiamo fare?

Si perché a volte o spesso siamo tentati di credere che più di quello che abbiamo già tentato e fatto non possiamo e non riusciamo a fare, e che “ormai” non possiamo costruire.

E invece no.

Invece possiamo accorgerci e accettare che il nostro qui e ora, che sembra a volte troppo breve, troppo limitato e piccolo, poco interessante o speciale, in realtà è come una porta da aprire per costruire, per avere uno sguardo diverso su noi stessi, sugli altri, sulle situazioni, per poter cercare e trovare modi anche a volte diversi per cambiare ciò che è meglio cambiare, per amare di più, per imparare a usare i nostri talenti, che spesso non vediamo del tutto, e per costruire interazioni migliori con gli altri.

A volte ci sentiamo solo impotenti, credendo che non possiamo fare niente.

Una delle cose che però in realtà possiamo sempre fare, nel nostro qui e ora, è cambiare il nostro atteggiamento interiore, il nostro modo di pensare, considerare, guardare qualcuno o qualcosa o un problema. E questo dipende da noi, non da cosa è successo, cosa succede o cosa succederà.

A volte crediamo anche  e diciamo a noi stessi che “o riesco a cambiare tutto, a convincere quella persona, o riesco bene in quella cosa, o sono ultra sereno e capito, oppure non vale la pena di vivere questo presente, questo momento, in modo costruttivo, perché tanto non ci riesco, perché tanto è inutile e non cambierebbe quasi niente, meglio distrarmi e rimandare”, ma così, ragioniamo con il “o tutto o niente”, così senza accorgerci scegliamo l’orgoglio di voler agire e cambiare solo quando siamo certi delle nostre risorse, solo quando siamo abbastanza sicuri che avremo risultati, e risultati di un certo tipo e  ben visibili prima di tutto per noi stessi.

Possiamo però cambiare il nostro modo di vivere il nostro qui e ora, e possiamo decidere di scegliere l’umiltà di accettare che anche quando riusciamo a fare poco, non tanto, non tutto, anche quando non siamo serenissimi o bravissimi, possiamo fare tanto, possiamo fare piccoli grandi passi, piccole grandi azioni, piccoli grandi cambiamenti anche interiori.

Non riusciamo a farci capire del tutto da qualcuno? Possiamo provare a capirlo noi. Siamo scoraggiati nel fare qualcosa, perché ci sembra troppo da fare? Possiamo però iniziare, nel nostro qui e ora, e poi ricominciare, e continuare,  a fare qualcosa per cambiare una situazione, piccole grandi azioni concrete quelle che nel qui e ora intanto possiamo già fare.

Il nostro qui e ora non è solo un limite, il limite di non poter vedere e vivere tutto il tempo, ma è un “dono”, che sta a noi vivere in un modo diverso, per costruire.

Il nostro qui e ora ha anche il dono di farci accorgere del nostro “poter” fare qualcosa, e spesso molto più di quello che pensiamo. Noi possiamo “fare la differenza”, ora, nel nostro qui e ora, nel nostro piccolo,  che in realtà piccolo non è, perché quando pensiamo, agiamo, decidiamo, capiamo, con amore, ciò che facciamo e pensiamo diventa ancora più prezioso, e può essere efficace, anche per gli altri, anche se a volte in modi diversi e con risultati diversi da ciò che vorremmo. Ma possiamo sempre fare la “caccia al tesoro”, nel nostro qui e ora, possiamo voler scoprire che tutto può essere vissuto in un modo diverso. Qui e ora…

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