Il dono dell’impossibile

Tutti noi in alcuni momenti vorremmo avere il…dono dell’impossibile!

Per fare realizzare e raggiungere cose, traguardi impossibili. Ma ci sembra appunto….impossibile!

Eppure….

Eppure nel nostro cuore e nella nostra vita noi abbiamo già l’impossibile che convive in noi. Come?

Per  esempio quante volte forse ci siamo chiesti, ripensando a grandi e faticose prove e sofferenze che abbiamo vissuto in passato, come abbiamo fatto ad affrontarle, e forse anche a superarle, con quali risorse e forze, visto che se ci ripensiamo oggi ci sembra …impossibile.

Eppure le abbiamo affrontate, eppure le abbiamo anche superate…almeno quel tanto sufficiente per ritrovare un po’ di serenità, dove ci sembrava impossibile, per la troppa sofferenza, ritrovarla e riviverla.

Secondo me ci sono due modi di vivere l’impossibile: o come slogan interiore per concentrarci su ciò che va male, sulla cattiveria  e incapacità delle persone, come convinzione che non può essere possibile un bene in situazioni o persone che secondo noi sono “evidentemente” solo brutte e cattive, o come…dono da far fruttificare usandolo per amare e con amore.

In realtà tutti noi  usiamo l’”impossibile” per notare e far notare quanto poco bene e  quanta poca possibilità di bene ci sono in più situazioni di ciò che di solito  crediamo:

molte volte il nostro modo di pensare e di guardare la vita e le persone è pieno di convinzioni con le quali ci intrappoliamo e “intrappoliamo” gli altri, nel nostro modo di considerarli: perché una delle tentazioni che spesso ci accompagnano nella vita è che consideriamo non possibile, in fondo in fondo, che persone che si son fatte conoscere da noi per alcune caratteristiche evidenti e brutte “possano” esprimere, fare ed essere anche altro: se per esempio quella persona esprime tanto incapacità pratica in qualcosa, poca concretezza, e non è brava in cose tipo ordine, precisione, chiarezza, saper fare bene qualcosa, allora non è possibile per noi che possa anche avere caratteristiche abbastanza belle e precise, ci sembra solo poco capace e basta. Crediamo che concretamente quella persona non valga molto, e che anzi dobbiamo noi sostituirci a lei altrimenti farebbe tutto male. E ci diciamo su di lei: “impossibile”. E dentro e fuori di noi la escludiamo. E non crediamo nelle sue risorse.

O se una persona esprime solo concretezza e non parla molto di sentimenti o evita di dialogare con noi, preferendo solo agire, fare qualcosa concretamente, allora la “intrappoliamo” nell’idea che è una persona che non riflette abbastanza, poco profonda, e che non ha niente di speciale e bello da dire, non serve sapere la sua opinione e idea…e ci diciamo “impossibile!”. E dentro e fuori di noi la escludiamo.

Una delle situazioni dove ci sembra impossibile qualcosa, è anche quando qualcuno soffre o c’è una situazione con problemi. A volte siamo tentati di credere impossibile che quella situazione o quella persona sofferente possano avere in sé anche possibilità di amare e costruire un bene  che ancora non vediamo e non conosciamo, nonostante  e contemporaneamente al dolore che vivono,che possano comunque avere in sè risorse e possibilità che rispetto a ciò che già conosciamo e a cui siamo abituati sembrano poco importanti e troppo piccole per poter costruire ancora tanto bene e amore.

Ci sembra più veloce, facile, meno faticoso e doloroso credere e far credere che “è impossibile!” che si possa affrontare una situazione dolorosa e problematica in modi nuovi e  diversi, soprattutto che è impossibile, secondo noi, viverla  con un cuore che affronta con una certa serenità, e che accetta di interagire con quella persona che soffre continuando a vederla bella, capace di amore e di risorse interiori, nonostante i limiti forti, la tristezza e la rabbia  che sta esprimendo. E ci diciamo, ritenendo non possibile che dolore e serenità possano convivere in una stessa situazione e persona: “impossibile!”.

E siamo tentati di credere che il momento della prova, della fatica, del dolore e problemi debbano e possano essere vissuti solo con atteggiamento distruttivo, scoraggiato, che crede che niente di buono si può attivare in noi verso gli altri e negli altri, perché facciamo dipendere la nostra serenità solo dalla situazione e dal problema, non dal nostro libero arbitrio di come viverla e affrontarla.

E ci diciamo : “impossibile”!. Evitando cosi anche il tanto bene che possiamo fare, mettere in pratica, attivare  e scoprire anche in momenti difficili.

E a volte se vediamo una persona che ha fatto molto male a qualcuno, o ci ha fatto e ci fa molto male e dispiacere, vediamo solo quello di lei, e crediamo impossibile che possa avere anche tanti talenti, anche inespressi, che possa avere una sua capacità anche di amare, molto più di quanto pensiamo, che possa comunque fare cose buone nella sua vita per  e con gli altri, perché la “intrappoliamo” in alcuni “fotogrammi” in cui la conosciamo noi,(a volte anche da anni), la vediamo noi, solo in ciò che sappiamo di lei ( a volte da ciò che gli altri ci dicono di lei, con loro giudizi e dispiaceri che offuscano il loro modo di vedere e considerare quella persona), la giudichiamo “o tutto o niente”, o buona o cattiva, o capace o incapace, in tutto secondo noi.

Ma ogni volta che viviamo l’impossibile in questo modo, credendo di più alla impossibilità di bene, amore, rinascita, miglioramento, serenità, comprensione, togliamo qualcosa di buono anche a noi stessi, intrappoliamo anche noi stessi… e ci allontaniamo un po’ dalla nostra bellezza interiore. Che comunque rimane in noi.

L’altro modo secondo me per vivere l’impossibile che è già in noi e nella nostra vita, e in quella degli altri, è…considerarlo  per ciò che davvero è, e cioè dono da far fruttificare usandolo per amare e con amore.

Ricordiamoci sempre una cosa: Qualcuno ci ha fatto e ci fa di fondo anche il dono dell’impossibile, Qualcuno che ci ama da sempre e ci amerà per sempre, Qualcuno che conosce benissimo la bellezza e possibilità dell’impossibile, e ama in un modo talmente immenso e forte che può sembrare…impossibile!

Quel Qualcuno, che addirittura sa sempre ridare l’alba alle nostre “notti”, è Dio. Il dono che ci ha fatto, e che continua a farci ogni giorno, non è un incoraggiamento a illuderci, a non riconoscere i nostri limiti, difetti, non è una magia per riuscire a superare o far sparire tutto ciò che è limite, fatica, lentezza, imprevisto, sbaglio, ma è….l’Amore, l’Amore che per esempio riesce a far convivere in noi e nella nostra vita una bellezza di fondo, anche quando non la vediamo, e  risorse e possibilità di amore anche nel “misto” che ci portiamo dentro ogni giorno in quanto esseri umani limitati.

E’ il dono dell’impossibile, del poter amare in situazioni anche che sembrano impossibili, perché c’è Lui, perché Lui sa darci forze, speranza, amore, fede, coraggio, libertà interiore, cambiamento in bene. Far fruttificare questo dono che abbiamo, ognuno in modo unico e speciale, prezioso, è anche credere a Dio, a quanto ci ama e a quanto siamo preziosi per Lui, anche “mentre” sbagliamo, anche mentre diamo il peggio di noi.

Nel nostro modo di vedere anche noi stessi, a volte per errori passati o per nostri atteggiamenti che non riusciamo a cambiare, potremmo essere tentati di pensare che stiamo solo peggiorando, che non siamo poi in fondo in fondo cosi capaci di amare, cosi validi e utili, non siamo poi cosi belli, e potremmo anche essere tentati di non perdonare noi stessi, e di scoraggiarci. Perché ci sembra impossibile poter ancora credere di essere amabili, se facciamo del male o se non riusciamo a realizzare qualcosa, o a fare qualcosa. Dio ci ama sempre, e ci perdona, ha tantissima Misericordia per noi, anche quando noi non la abbiamo per noi stessi. ricordiamocelo sempre. Lui sa che siamo amabili e preziosi anche quando viviamo il dolore dei limiti, delle fatiche e dei passi indietro, anche quando non vogliamo amare e comprendere, anche quando soffriamo nel renderci conto che non siamo solo belli, buoni e bravi, ma come tutti…sbagliamo, e a volte anche tanto.

Dio è il Dio davvero dell’impossibile, Lui non si scandalizza del nostro “misto” interiore del nostro bene e male mischiati, Lui sa che “in” e “da” qualunque situazione può far fruttificare anche un bene, più amore, perché per Lui il male non è colui che ha l’ultima parola.

Lui è l’Unico che sa donarci la capacità di vivere ed esprimere serenità anche nella fatica, la possibilità di amare anche dove non c’è amore, libertà interiore anche dove sembra ci si debba solo scoraggiare. Se noi ci fidiamo di Lui, se noi decidiamo di amarlo e seguirlo, anche quando non capiamo, ci accorgiamo che il  dono dell’impossibile che Lui ci fa è anche la possibilità di riuscire ad accettare con amore di essere contemporaneamente creature limitate, imperfette, che non possiamo fare e realizzare tutto, ma che possiamo fare e realizzare cose bellissime, possiamo gioire lo stesso, possiamo costruire ciò che davvero ci è utile e buono per la nostra vita, per noi.

Con Dio anche ciò che sembra impossibile è possibile, e Lui ci aiuta a capire cosa significa.

Il dono dell’impossibile ci permette anche di amare anche quando c’è il mistero del dolore, della perdita, il mistero dell’apparente silenzio di Dio, anche quando ciò che accade ci sembra troppo difficile da affrontare con amore.

Ma con Dio si può.

Si può davvero.

Il dono dell’impossibile non si può descrivere e conoscere in modo completo, perché siamo esseri umani, limitati, ma ognuno di noi può pian piano (amando come ci chiede Lui per il nostro bene) conoscerne un po’ in un modo unico e speciale, possiamo imparare ad allenare il nostro sguardo e il nostro cuore a cogliere o almeno intuire questa possibilità dell’impossibilità, perché con l’Amore anche scelte che sembrano piccolissime, o insignificanti, se fatte con amore, possono sprigionare bellezza, gioia, amore, un bene che non possiamo a volte neanche immaginare. Anche durante le nostre “tempeste” e notti, che con Lui, possono sempre diventare…notti stellate, albe stellate….

 

 

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