L’agenda del tuo cuore e delle abitudini

 

Cosa annoti nella agenda del tuo cuore?

Su quali dettagli, eventi, ricordi o desideri ti soffermi, e cosa ne fai?

Quali  abitudini  segni nella’ agenda del tuo cuore? quali programmi, quali priorità?

Di cosa vuoi riempire la tua vita?

Spesso ognuno di noi si costruisce, momento per momento, giorno per giorno, alcune abitudini e  “sicurezze” che possano farlo sentire tranquillo, forte, contento, senza problemi o imprevisti.

Alcune abitudini sono importanti e utili, altre…. altre a volte tendono a mettere pesantezza su noi stessi e sui nostri rapporti con gli altri e con il nostro quotidiano.

E forse a volte ti convinci di non poter fare niente per migliorare la tua vita, te stesso e le tue interazioni con gli altri, perché ti sembra che tutto sia sempre uguale, scontato, pesante o solo difficile.

E forse a volte ti senti solo una “vittima” dove nessuno si decide a cambiare ciò che ti fa soffrire…

Ti capita mai di credere che da parte tua non c’è bisogno di alcun cambiamento, che tu hai già fatto tutto ciò che dovevi e potevi fare, e che ora dipende solo dagli altri, dalle situazioni, dalle decisioni di altri?

A cosa ti sei abituato?

A non comunicare con qualcuno? Perché sei convinto che tanto non ti capisce e non vuol davvero parlare con te e ascoltarti?

A cosa ti sei abituato? Ad aspettare che gli altri, o l’altro, forse quella persona che proprio non capisci e ti sembra solo cattiva o spiacevole, smettano di ignorarti o siano loro a venire incontro a te e dimostrarti se ci tengono a te o no?

A cosa ti sei abituato? A cercare nella giornata come essere visto, amato, apprezzato, cercato?

È un desiderio che tutti abbiamo, di fondo, e spesso confondiamo il cercare e fare cose per essere visti e amati con la certezza che cosi e solo cosi verremo visti, amati, ascoltati. Ma ognuno di noi riesce a splendere e farsi conoscere davvero, e tirare fuori la sua vera bellezza quando ama, quando si decentra e si interessa agli altri, non solo a se stesso.

A cosa sei abituato?

A seguire i tuoi criteri, regole, valori, abitudini, e a dare per scontato che sono gli unici, i migliori, e che chi non li segue è insensibile, cattivo, fuori dal mondo?

 

Da quali annotazioni del tuo cuore ti fai influenzare?

E’ come se tu a volte credessi che sono gli altri, la vita e le situazioni a segnare sulla tua agenda del cuore come devi comportarti, come devi sentirti, come devi reagire, se puoi esprimerti o no, è come se sulla tua agenda gli altri, e non tu, scrivessero a ogni pagina   come se fosse in fondo già tutto segnato, senza troppa possibilità di cambiare.

Forse a volte sei talmente deluso, dispiaciuto, addolorato di tutto ciò che non va come vorresti, degli altri che non la pensano come te e non fanno esattamente come te e nei tempi che desideri te, che l’alternativa ti sembra solo “cancellare”: cancellare la possibilità di interagire con chi fa diversamente da te e sembra solo ferirti, cancellare la speranza e la voglia di fare diversamente in qualcosa dove vedi che hai sbagliato tanto, spesso, cancellare il tempo che hai davanti, i momenti che stai avendo nel presente, perché forse ti sembrano troppo piccoli, insignificanti, impotenti, come se non avessero nessuna forza e possibilità di poter essere “luoghi” e “occasioni” di piccoli o grandi cambiamenti, perché, ti dici “ci vorrebbe troppo, troppo tempo, troppa pazienza, ci vorrebbe troppo impegno, non vale la pena affrontare fatiche per arrivare a cambiamenti buoni, ci vorrebbe troppo, lasciamo stare, lasciamo che sia il tempo, gli altri, il destino eventualmente a migliorare le cose”, come se il semplice desiderare che qualcosa o qualcuno cambi in qualche modo attivasse un “pulsante” magico per cui prima o poi avverrà, perché in fondo in fondo, caro lettore, ognuno di noi conserva in un angolo di sé anche due visioni quasi favolistiche, magiche della vita e degli altri: o niente mai cambierà, va tutto troppo male, e comunque pensi spesso di non avere possibilità, perché gli altri non le creano, per migliorare situazioni, interazioni, di migliorare e cambiare, oppure pensi che il solo fatto che desideri tanto o tantissimo che gli altri ti capiscano, che ti apprezzino, che cambino, che ti chiamino, prima o poi si attiverà un “pulsante” magico che farà avvenire questi cambiamenti.

A cosa sei abituato?

a soffermarti soprattutto in particolare su tutto ciò che non sei riuscito a realizzare, e a quanti sbagli hai fatto, e a sentire il “dovere” di continuare a vivere il tuo tempo lamentandoti, arrabbiandoti, incolpando te stesso e gli altri, e anche Dio?

O ad annotare nel tuo cuore anche quanto sei amato da Qualcuno, da sempre  e per sempre, e quanto sei speciale e utile  anche quando non realizzi ciò che vorresti?

A cosa sei abituato? A vedere alcune situazioni e alcuni comportamenti degli altri come ineluttabile realtà, che nasce dal mistero ma che tanto prima o poi qualcuno cambierà? o che ormai bisogna solo far finta di niente e sopportare e fingere di non essere arrabbiati, dispiaciuti, fingere che non ci importa, per timore di venire feriti o esclusi?

A cosa sei abituato? A credere che nell’interazione con gli altri ci sono solo tre possibilità: o amore e comprensione piena e sempiterna (convinto che il tuo desiderio di avere tutto perfetto, felice, e di aver a che fare con esseri umani sempre perfetti e che se ci tengono a te non ti feriranno mai o non avranno sbagli o difetti almeno con te si realizzi), o rabbia e grande tensione per poter far capire a qualcuno come ti senti e cosa ti ha ferito, e cosa vorresti cambiare, o grande indifferenza, e cioè abitudine (in realtà tua scelta) di ignorare l’altro, frequentarlo e  parlargli solo per cortesia, convinto che l’altro non lo percepisca, o facendo finta che va tutto bene, e che vuoi essere almeno più gentile dell’altro, convinto intimamente che tu sei superiore a certe cose, a certe persone, e quindi sai comportarti bene e con gentilezza anche verso chi non sopporti (ma l’agenda del tuo cuore, che tiene il ricordo e ogni più piccola annotazione di cosa fanno o fa l’altro verso te e cosa non fa e non fanno, ti segnala che tu non sopporti quella persona, e tu senza accorgerti trasmetti qualcosa che all’altro arriva, e l’altro, se ha paturnie, si mette sulla difensiva).

 

A cosa sei abituato?

quali decisioni vuoi prendere per fare piccoli cambiamenti? Cosa vuoi cambiare?

Non rinunciare alla tua capacità di responsabilità, solo per timore di vedere anche la tua parte di responsabilità nell’ aver creato una situazione di incomprensione, di difficoltà, nell’aver assecondato un “clima” emotivo di indifferenza, di tempi usati solo per sfuggire, distrarsi, disprezzare, giudicare,  non voler capire e ascoltare. Lo so, è doloroso a volte scegliere di vedere e annotare anche ciò che tu personalmente hai scelto e deciso, a volte senza accorgerti, per rendere una situazione, una interazione meno bella, poco chiara, per attivare abitudini che ora sono come un circolo vizioso, ad esempio il non dialogare, il non fare cose insieme, il considerare strano andare per primi verso l’altro e cercare di capire il suo punto di vista e spiegargli il tuo, la scelta di amare comunque, invece di usare il tempo ad aspettare che l’altro, Dio, la vita, le situazioni ti restituiscano amore, gioia, vicinanza, e tutto ciò che desideri tu per primo per te stesso.

Riprendi in mano l’agenda del tuo cuore, sfoglia con uno sguardo diverso tutto ciò che hai “annotato” e annoti di ciò che non va in te, nelle situazioni, negli altri, e scegli di credere che ….puoi.

Puoi cambiare o iniziare a cambiare qualche abitudine. Le abitudini si cristallizzano nel tempo, diventano “potenti” e faticose quando vengono scelte e ripetute più e più volte, e l’inganno che ognuno di noi fa prima di tutto a se stesso è il credere che ci si ritrova in circoli viziosi solo per ineluttabilità, e che noi non abbiamo mai fatto niente per “contribuire”. Ma….ognuno di noi non ha il potere di cambiare gli altri, i loro comportamenti, ma può cambiare qualcosa in se stesso, e verso gli altri e la vita.

Non temere di rivedere nell’agenda del tuo cuore tutto ciò che hai segnato come priorità, come atteggiamento da avere verso te stesso e gli altri, non temere di andare a rivedere dove e perché scegli di giudicare invece di amare, di ignorare invece di costruire ponti, dove preferisci aspettare che qualcosa o qualcuno cambi, invece di fare qualcosa tu.

Anche solo un piccolo passo, ma puoi farlo. Puoi mettere nelle tue abitudini che vedi dannose, distruttive, una piccola novità: puoi per esempio decidere di cambiare atteggiamento e modi di vedere qualcuno, puoi per esempio provare a dialogare senza per forza incolpare o ignorare, puoi provare a dare tenerezza invece di solo rimproveri, puoi perdonare e aiutare a capire dove è lo sbaglio senza considerare chi ha fatto del male come  un essere “sbagliato” o cattivo. Puoi decidere di usare il tuo tempo in modo diverso, e fare le cose con amore e più attenzione e non con rabbia e pesantezza, puoi cambiare abitudine e darti il permesso di esprimere amore, gioia, ascolto, anche verso chi hai l’abitudine di disprezzare o escludere.

Raramente si può cambiare abitudini in un solo momento o in un solo giorno, ma si può sempre attivare in se stessi e  intorno a se stessi nuovi “circoli virtuosi”, alcune belle novità: immagina che bello per esempio stupire i tuoi cari e guardarli in un modo nuovo, con una attenzione nuova, e interagire con loro e anche con gli altri dando idee, tempo, dando qualcosa di te che di solito aspetti e rimandi a donare e condividere. Immagina che bello stupire chi da te è abituato a essere giudicato (anche solo nel pensiero, perché l’altro lo percepisce lo stesso anche se non glielo dici) o ignorato o punito con tuoi silenzi, indifferenze, esclusioni, rabbia, e donare a te stesso e all’altro la attenzione vera e la  possibilità di amare che hai  sempre presente in te, e darti cosi il permesso di scoprire o riscoprire la bellezza unica  e preziosa che anche l’altro ha e può donare agli altri, anche a te….

Hai sempre la possibilità, qualunque cosa vivi, di attuare e scegliere un piccolo cambiamento, anche mentre soffri, e sai perché? Perché Qualcuno, che ti ama immensamente, e ti ama immensamente e crede in te anche quando dai il peggio di te o non riesci in qualcosa, ti dà sempre la libertà interiore di poter amare anche nella sofferenza, sa restituirti a te stesso anche quando, scoraggiato da abitudini e situazioni diverse da ciò che vorresti, smetti di scegliere in modo costruttivo.

Quel Qualcuno è Dio, Colui che sempre è capace di ridare alle tue notti una piccola alba, e l’alba a volte nasce timida, ma c’è…..

Lui ti può dare la forza, la fede e l’amore necessari per cambiare abitudini, anche sul modo di vedere te stesso, Lui conosce l’agenda del tuo cuore meglio di te, e sa quanto puoi fare, sa quanto puoi amare, sa quanto puoi portare novità in te stesso e con gli altri…fidati di Lui…

 

Articoli correlati