Il personaggio principale
In ogni favola che si rispetti, c’è spesso un personaggio principale.
Chi è il personaggio principale della tua vita? Una persona? Una cosa? Una situazione? Un impegno?
Il personaggio principale è quello attorno al quale ruota tutta la favola, e che spesso dovrà fare qualcosa per ottenere qualcos’altro.
Come scoprire il personaggio principale nella tua vita?
Prova a pensare a quello che pensi e che scegli di fare, quanto tempo scegli di usare per una cosa, una persona, una situazione,
e potrai scoprire un po’ cosa stai rendendo personaggio principale:
a volte può essere anche una paura, una convinzione, un bisogno.
Ma ogni volta che rendi personaggio principale qualcosa o qualcuno, o una situazione, ti accorgi che non riesci a essere sereno e felice, c’è sempre qualcosa che non è come volevi tu, e spesso più cerchi di “distrarti” da dolori e problemi o scelte da fare, cose da cambiare, e più cerchi di appoggiarti a ciò che reputi più importante, più usi tempo, energie e pensieri per quel “personaggio” principale nella tua vita, e più cresce in te una insoddisfazione e un “amaro” interiore a lungo termine.
A volte inizi a credere che non c’è nient’altro o nessun altro che può darti pace, gioia, distrazione, a parte quel “personaggio principale”.
Ma quante delusioni, quanta amarezza nel rendere obiettivo della tua vita ciò che non può esserlo definitivamente!
A volte sei tentato di credere che il personaggio principale della tua personale e sognata favola,(cioè di come vuoi realizzare e costruire la tua vita), sia qualcosa che ti rende libero di fare solo tutto quello che vuoi e di sentirti amato e capito, “riempito” di sicurezza e di gioia. Ma più scegli, agisci, usi il tempo e i tuoi pensieri solo o quasi solo per quella unica priorità, per quell’obiettivo, più è facile auto ingannarti, e credere che stai costruendo felicità dove a volte invece stai costruendo amarezza e tristezza a lungo termine.
Da cosa puoi accorgerti che il personaggio principale della tua favola non è di vero aiuto a costruire il bene e a realizzarti?
Secondo me puoi accorgertene anche da cosa scegli di fare, da quali valori e idee ti fai guidare, tanto che a volte puoi iniziare a credere che ciò che è male è un bene e ciò che è un bene è male perché comporta anche fatica o dolore, o sforzo.
Spesso come tutti noi forse sei tentato di credere che solo ciò che è veloce, facile, comodo, ciò che ti porta subito ciò che vuoi, ciò che ti evita dolore e fatiche, sia la cosa più importante per te, e per la tua felicità.
E sei anche tentato di credere che più ti concentrerai sul tuo obiettivo, più sarai sereno. Ma spesso questo ti porta a dimenticare altre cose, le persone, e a non usare il tempo per ciò che è importante davvero.
A volte il bene ti si presenta come una fatica, e il male come una apparente opportunità, come un “ che male c’è per una volta?” o come un “ faccio bene a fare questa cosa non corretta, perché lo scopo è buono, è un bene”, ma così non ti accorgi che quel “personaggio principale” a cui dai spazio, ti ruba tempo, energie, serenità, ti inganna, perché ti fa credere che facendo in un certo modo avrai felicità, ma poi ti accorgi amaramente che non è così.
Un altro personaggio principale che sei, come tutti, tentato di rendere protagonista assoluto è …
te stesso!
Si, certamente tu sei il protagonista della tua vita, ma c’è un modo di esserlo che ti rende “prigioniero” di te stesso: quando la tua sensibilità e le tue interpretazioni delle persone e di ciò che succede diventano per te verità assolute, quando le tue esigenze sono per te sempre urgenze al di sopra di tutto e tutti e guai se non vengono accontentate, anche se per farlo fai del male a qualcuno, non dai attenzione anche alle esigenze degli altri; quando lo scopo delle tue giornate diventa essere amato e visto, capito e non contraddetto mai, quando pensi che l’unica cosa che importa è che tu vinca sempre, che tu abbia sempre l’ultima parola, che decida sempre e tutto tu anche quando per farlo decidi di non ascoltare neanche quello che gli altri hanno da dirti, quando ti convinci di sapere con esattezza qual è il bene tuo e delle persone vicino a te e ti convinci che stai facendo il loro bene con alcune scelte, senza dialogare con loro per capire come si sentono e cosa ne pensano, con la scusa che tanto hai provato a parlarne con loro ma loro non vogliono ascoltarti, sono nervose, non hanno le tue idee e ti ostacolano,
ecco, in queste situazioni e in tante altre, rendi secondo me te stesso un personaggio principale che però pian piano si … imprigiona in pregiudizi, paure, autoinganni, e costruisci senza accorgerti dentro te e attorno a te tanta sofferenza e poca chiarezza.
Ma … anche se ti sentissi proprio in una situazione come queste che ti ho descritto, non temere!
Rinuncia a scoraggiarti, rinuncia a quella tentazione di pensare che “allora ho sbagliato tutto”, “allora non so fare il bene”, perché c’è un personaggio principale, il vero Personaggio principale, che è Dio, che sempre, sempre conta su di Te, e vuole e può donarti quella libertà interiore, quella pace e serenità che da sempre desideri.
A volte forse sei tentato di credere che rendere Dio il personaggio principale nella tua vita sia diventare represso nei tuoi slanci, o dipendere da un Padrone che è solo severo e poco comprensivo e gioioso nei tuoi confronti. Ma Dio è Amore! Un Amore vero, che dà Gioia piena, una Gioia che resiste anche nelle tempeste, che può convivere contemporaneamente ai più grandi dolori, e io che ti scrivo posso dirti che so che è vero, è proprio vero, perché l’ho sperimentato, e lo sperimento e l’ho sperimentato anche davanti alla morte dei miei genitori, avvenuta qualche anno fa: i miei genitori sono morti a distanza di quasi 11 mesi l’uno dall’altra, (quindi ho dovuto vivere in poco meno di un anno due grandissimi indescrivibili dolori), per gravi complicazioni improvvise dovute a gravi patologie che avevano, e insieme all’immenso dolore, un dolore indescrivibile, che non scompare mai del tutto, ho sperimentato e sperimento anche una “strana” certezza che Qualcuno era ed è con me, mi ama, e ho potuto sperimentare in un modo che non so descrivere bene a parole che i miei genitori mi sono comunque vicini, che addirittura sono nella Gioia, perché loro sono con Qualcuno, che ama loro e ama anche me, e ognuno di noi, e sono certa, anche se mi mancano tantissimo umanamente, che loro continuano in qualche modo ad amarmi, anche se ora non posso più vederli . Se non chiudo il cuore davanti al dolore, ma accetto di riconsegnare ogni volta che soffro il mio dolore a Dio, e Gli chiedo di aiutarmi a viverlo come vuole Lui per il mio bene, allora mi accorgo che il dolore non ha l’ultima parola nella mia vita e nel mio cuore. Neanche davanti a dolori cosi grandi.
Se rendi Dio il personaggio principale della tua vita, allora tutto ha un altro senso:
allora puoi fare chiarezza in te, accorgerti di cosa è bene e cosa è male, puoi riuscire a non sbagliare obiettivo di felicità e realizzazione nella tua vita, o ad avere la voglia e il coraggio di cambiare obiettivo, perché quello che costruisci lo confronti con l’Unico che sa davvero come essere felici: Dio.
E con Lui, anche ogni sofferenza e fatica possono essere vissute con un senso, offrendole per amore, e puoi accorgerti così che si, puoi ricevere e vivere contemporaneamente tanta pace interiore.
Rendi bella la tua vita, non avere paura di Dio, non avere paura di cambiare il tuo personaggio principale: Dio è un Dio della gioia, della libertà vera, perché la libertà vera non è fare tutto ciò che vorresti fare, ma fare ciò che Lui ti dice, seguendo i Suoi Comandamenti che sono già scritti nel tuo cuore, si tratta solo di scoprirli, e di amare.
Stai tranquillo, Lui ti conosce più e meglio di chiunque altro, addirittura meglio di te stesso, e con Lui puoi davvero realizzare la tua vita! Scegliendo Dio puoi anche imparare a mettere ordine nella tua vita, e scegliere di volta in volta ciò che davvero ti fa bene.
Credendo a Lui non rendi ogni dolore e insuccesso motivo di scoraggiamento o di rabbia e chiusura, ma anzi impari a usare il dolore e le fatiche, e i problemi, per amare meglio, per esempio trovando volontà e coraggio di chiarirti con qualcuno con amore, tenere conto delle opinioni degli altri e trovare insieme a loro una strada buona e che porta al bene.
Non chiuderti nella favola che avevi sognato, metti la tua favola nelle Mani amorevoli di Dio, parlaGli, cercalo, pregalo, invocalo, crediGLi, Lui c’è, e vuole che tu sia davvero il protagonista della tua vita, perché Lui è un Personaggio principale talmente vero e pieno di Amore per te che …. conta su di te!