Fai pace con la tua capacità di coltivare gioia

(Francesco e la lode per ogni creatura)

Caro lettore,

anche se ci sono tante difficoltà, la vita è molto bella. Quante volte ti soffermi a gustarla in tutte le sue creature? Quanto tempo invece ti concentri a vedere e pensare soprattutto a quello che non hai e a quello che non va come vorresti? La bellezza, la gioia, continuano ad esserci anche quando tu non ti fermi a gustare tanta bellezza. Per esempio, i fiori continuano a trasmettere tanta bellezza, colori, profumi anche quando nessuno li vede o li apprezza. Francesco potrebbe sembrare u po’ troppo ingenuo o entusiasta nel gustare così tanto e così spesso la natura, le creature, anche gli animali e le piante. Ci può essere la tentazione di crederlo poco realista, con tutti i problemi che ci sono, che “perda” tempo a soffermarsi su così tante creature comprese piante e animali. Ma Francesco ha scoperto quanto è bello “perdere” nel senso evangelico, perché in realtà quel perdere come ci insegna Gesù è un “guadagnare” in amore, bellezza, gioia. Forse ti sarà capitato, quando per esempio stai molto giù o sei molto preoccupato, di sperimentare che a volte basta anche mettere attenzione a qualcosa di bello e buono che dopo un po’ ci si sente anche meglio interiormente, non perché i problemi siano scomparsi, non perché ci si è distratti tipo “fuga” dalla realtà, ma perché ci si è aperti a mettere attenzione su ciò che ha bellezza e trasmette gioia e armonia. Francesco ha rinunciato a tante cose comode, ha rinunciato a possedere oggetti e beni materiali super comodi e raffinati, ma ha ampliato il suo cuore e la sua capacità di gustare il bene e la bellezza perché ha fatto spazio interiore, amando Dio, rinunciando a scelte, pensieri, desideri e abitudini che lo avrebbero appesantito, distratto, e reso schiavo di se stesso e delle situazioni. Quando te, io, ognuno di noi gustiamo qualcosa o siamo felici, spesso ci fermiamo alla gioia in sé, considerandola come qualcosa da conservare bene e a volte anche da non condividere troppo forse per timore che si sciupi o che finisca. Ma il vero gustare la vita ha almeno due aspetti principali: il guardare, riconoscere e gustare la bellezza e il bene, e la scelta interiore di lodare Dio, e di facilitare la lode a Dio e il ringraziamento anche negli altri, anche in coloro che sembrano solo chiusi e scoraggiati o incattiviti. Francesco ha scelto tutti e due gli aspetti: non si è accontentato di vedere e gustare e gioire per la vita e le sue creature, ma ha donato questa sua gioia e ringraziamento a Dio: a volte si ha paura di gioire, come se vivere la gioia sia un rischio, il rischio che poi finisce la gioia e si sta peggio, e a volte si preferisce rimandare, assumere un atteggiamento lamentoso o pessimistico dicendo a se  stessi e agli altri che in realtà è un atteggiamento realistico, e notando soprattutto gli aspetti negativi, tristi e brutti di una situazione, di una persona, di una cosa. La gioia, sembra strano, fa un po’ paura.

Essere nella gioia e manifestare la gioia sembra un atteggiamento da “deboli” o ingenui. Eppure Francesco ha scelto di avere questo coraggio: ha scelto di sembrare addirittura “pazzo”, strano, ingenuo, ha scelto di esprimere la sua gioia e di conservarla nell’unico modo possibile: ringraziando Dio e amando, lodandoLo.  Francesco non ha rinunciato a gustare il bene che era anche nelle creature, nelle piante, negli animali, e in ogni materia vivente. E tu? Gusti la tua vita? Quanto bene sei disposto a cercare e vedere negli altri, in te stesso, e nelle situazioni? Nelle creature? a volte si evita di gustare la vita per timore di perdere subito quella gioia, quell’entusiasmo, quel bene, e si preferisce anticipare la perdita e sofferenza decidendo per primi di non gioire, di concentrarsi più sugli aspetti che non vanno bene. Questo atteggiamento però fa faticare di più nel saper cogliere negli altri per esempio il bene che hanno e che sono, le qualità che hanno e la bellezza che è in loro. Francesco è stato un coraggioso e fiducioso “cercatore” di gioia, di bene, di gusto della vita. Non è stato un rinunciatario della gioia, ha capito però che la gioia non va cercata per prima, ma che bisogna cercare la Fonte, ha capito che bisogna accettare di “perdere” per accogliere e far emergere la gioia e il bene. In certi periodi caro lettore sembra quasi impossibile avere questo atteggiamento di gioia di fondo, sembra che tutto sia perduto, che tutto sia brutto e doloroso, eppure Dio è anche in quei periodi, Dio ci ama anche in quelle situazioni, e ci avvolge con la Sua Tenerezza e Amorevolezza. Francesco ha scelto di gustare la vita e gioire anche in alcuni dei momenti più dolorosi e faticosi della sua vita, e anche nel momento della sua morte. Francesco si è fidato di Dio, Lo ha amato e si è fatto amare da Lui.

Ha capito e creduto che la vera gioia e la vera pace non dipendono da ciò che si vive in quel momento. E ha saputo vivere anche il dolore e la fatica con amore perché seguiva Lui, non seguiva la ricerca della gioia, non seguiva le sue paure, non seguiva il dolore, ma Dio, il Suo Tesoro, il nostro Vero Tesoro. Puoi farlo anche tu caro lettore. Puoi imparare a cambiare il tuo atteggiamento interiore di fondo, e imparare così anche ad accorgerti quando trascuri gli altri, anche i tuoi cari, quando fai il muso e a te sembra solo di essere triste o poco comunicativo, quando hai il bene e la gioia in te e intorno a te e non li vedi e non li gusti. Vedere gli aspetti positivi e il bene non vuol dire non vedere le cose difficili da affrontare e da accettare o cambiare, ma vuol dire non farti schiacciare da ciò che è doloroso e non va, mettere nelle Mani e nel Cuore amorevole di Dio anche ogni dolore e tentazione di agire male o fuggire da ciò che è bene, è amare anche mentre si soffre, è guardare anche e soprattutto il bene, è costruire invece di distruggere. Puoi farlo, con l’aiuto di Dio, seguendo come Francesco Lui, così come sei, nell’esatto punto della tua vita in cui sei. Perché Dio è Gioia e ti ama. Sempre.

Dove non riesci a vedere un bene o una bellezza? In chi?

Prova a vedere nei tuoi cari e anche in chi non ti piace o ti ferisce la loro bellezza e le loro doti e prova a trasmettere la tua gioia per la loro esistenza in modo chiaro e bello.

Inizia a lodare e ringraziare Dio anche per ciò che non capisci, anche nei momenti di dolore e prova, fiducioso che Dio sa e vuole trarre un bene da ogni situazione.

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