Fai pace con ciò che vorresti solo evitare e rifiutare

(Francesco considera tutto fratello e sorella)

Forse capita anche a te di “incasellare” le situazioni e le persone, forse per sentirti più sicuro e al riparo da imprevisti o cose che non puoi controllare; ma cosa in realtà puoi controllare veramente e interamente? Niente. Niente è davvero sotto il tuo completo controllo. Ed è meglio così, perché siccome non sei Dio, non potresti capire fino in fondo situazioni e persone, non potresti fare miracoli. Quando controlli, quando vuoi giudicare le persone e le situazioni, quando vorresti che tutto andasse come desideri tu e se non è così ti sembra solo un dramma, tu in quel momento non vivi con amore ciò che stai vivendo. Non è facile amare sempre e in ogni momento, siamo esseri umani, limitati, ma possiamo tutti imparare ad amare di nuovo, a ricominciare, e possiamo imparare a non vedere come “nemici” tutto ciò che ci succede o le persone quando si comportano diversamente da come vorremmo. Francesco ha scelto di vedere in ogni creatura vivente, in ogni situazione e persona, un…fratello/sorella. Non è facile: come considerare sorella una malattia? O considerare fratello un dolore o una persona che ci fa del male? O come considerare sorella una mancanza che abbiamo? Sembra quasi impossibile poter considerare così tutto, tutto ciò che è creato e anche ciò che di brutto avviene, compresa la morte. Francesco ha considerato sorella anche la morte. Dove ha trovato questa forza, questa pace interiore di guardare ogni situazione e ogni creatura e cosa come fratelli e sorelle? Dall’Amore che Dio aveva per lui, e per ognuno di noi, e nell’amare Dio Francesco si è lasciato amare da Lui. E allora ogni situazione, bella e anche brutta che viveva, l’ha resa occasione di amore, anche ciò che normalmente nessuno accetterebbe o includerebbe nella propria vita. L’atteggiamento di fondo di Francesco sembra spesso un “perdere” per perdere, sembra un ingenuo atteggiamento da infelice, invece… se impariamo a conoscerlo ci accorgiamo, caro lettore, che in realtà Francesco anche in questo atteggiamento in realtà… “guadagna”. Guadagna fratelli e sorelle dove poco prima forse gli sembravano solo nemici pericolosi e troppo dolorosi. Il dolore non è tolto: Francesco ha molto sofferto sia interiormente sia fisicamente nella sua vita: ma sicuramente il considerare con amore ogni situazione, comprese malattie e prove dure, come fratelli e sorelle, ha reso meno duro il momento del dolore e della tentazione. Iniziare a considerare fratello e sorella anche le creature, i momenti di gioia, può aiutare a entrare con amore anche in ciò che sembra solo una cosa bella e niente altro, una situazione allegra o gioiosa e niente altro. Ma per Francesco ogni situazione e creatura non era qualcosa che esisteva solo per se stessa, ma “rimandava” al Creatore, al Signore amorevolissimo e pieno di Bontà e Misericordia. Ogni volta che non accetti di amare una persona o di usare le cose con amore, tu ti metti un carico di pesantezza e amarezza addosso di cui a volte non ti accorgi. Un male rimane un male, un dolore rimane un dolore. Senza addolcimenti o illusioni. Ma considerare fratello e sorella anche ciò che fa male, è realistico. Perché nel momento in cui cambi il modo anche interiore di porti davanti a qualcosa o qualcuno, in qualche modo avviene un piccolo o grande cambiamento. Perché entra l’amore, agisce l’amore. L’Amore sa far emergere amore e un bene grande anche attraverso prove durissime. E Francesco ci ha creduto, lo ha compreso, e si è fidato di Colui che ama ognuno di noi con un Amore unico e immenso. Non siamo mai soli, neanche nel dolore e nel buio di alcuni periodi della nostra vita.

Francesco ha imparato a costruire dolcezza, una dolcezza non melensa, ma la vera dolcezza che è anche fortezza, anche in ciò che è tanto amaro. Un nemico che viene considerato fratello, indipendentemente se fa del male o no, diventa agli occhi di chi lo considera fratello mischiato con una certa misteriosa dolcezza. L’amore rende possibile ciò che sembra solo impossibile. Francesco non ha cercato cose dolci, le ha rese dolci, ha reso dolce ciò che viveva, semplicemente seguendo Dio e fidandosi di Lui, semplicemente amando Lui invece di amare le cose dolci per se stesse o il suo bisogno di cose dolci, che tutti abbiamo. Quanto ci imprigioniamo quando cerchiamo dolcezza in ciò che ci sembra un riempitivo del cuore, quando pretendiamo dolcezza e la cerchiamo per se stessa e non siamo disposti a donare dolcezza, per timore forse di essere visti poco forti! Ma la dolcezza è una vera forza. Francesco non è stato schiavo delle cose belle, delle cose dolci, dell’amore di cui aveva bisogno, delle attenzioni, della tranquillità, ma ha scelto di chiedere a Dio la vera dolcezza, la vera bellezza e gioia, e ha scelto di puntare il suo sguardo e il suo cuore a Dio. E ha gioito così immensamente. Ha vissuto con amore, non ha atteso di essere amato, non è stato spettatore della sua vita, non si è angosciato in mille ricerche di felicità, perché la sua Felicità era sempre vicino a lui, Dio, il Dio sempre fedele, che fa meraviglie nella vita di ognuno di noi, e ce ne accorgiamo se accettiamo di lasciarci amare da Lui e di fidarci di Lui del nostro Dio dolcissimo e pieno di Amore e attenzioni per ognuno di noi.

A cosa o a chi fai resistenza a considerare fratello/sorella?

Quali sono le situazioni dove ti sembra di non amare ancora? Cosa vuoi fare per costruire amore e dolcezza dove ti sembra ci sia solo amarezza?

Prova a mettere amore in ciò in cui soffri e in ciò in cui gioisci.

Inizia a considerare fratello…

Sorella…

E chiedi a Francesco che ti aiuti e chieda insieme a te aiuto a Dio per amare tutto con fiducia e vera dolcezza.

Buon cammino!

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