Se io mi scoraggio… e se si scoraggia l’altro

 

Se io mi scoraggio, è perché ho ottimi motivi, è perché ne ho tutto il diritto, e gli altri non devono rimproverarmi se a volte mi scoraggio.

Se io mi scoraggio, sono giustificata e posso arrabbiarmi e chiudermi, posso trattare male a volte gli altri, perché sono scoraggiata e soffro.

Se io mi scoraggio, ho una giustificazione giustissima e sacrosanta per non fare niente, per non collaborare, per non cambiare qualcosa, per non fare quel passo verso l’altro, per ignorare, tenere a distanza, ferire. Perché appunto, sono scoraggiata

Se io sono scoraggiata, nessuno può pretendere che io mi rialzi subito, che io possa con una bacchetta magica diventare ottimista

….Se invece è l’altro che si scoraggia, “sicuramente” lo fa apposta, non ha diritto di fermarsi, chiudersi, fare i “capricci”, e ritengo giusto rimproverarlo per farlo reagire in positivo (ma non sarà che lo rimprovero duramente e gli chiedo di non essere scoraggiato anche perché ho in fondo in fondo paura di ricontattare i miei momenti di scoraggiamento, il mio dolore e tristezza, la mia vulnerabilità come tutti,  quando vedo l’altro che vive questa sofferenza?)

Se è l’altro che, siccome è scoraggiato, si chiude, mi tratta male, si arrabbia, mi ignora, allora lo fa per cattiveria, allora è furbo

Se è l’altro che quando è scoraggiato non collabora, non aiuta, si chiude, mi tiene a distanza, allora d’improvviso non voglio vedere e comprendere che lo fa per scoraggiamento, e preferisco considerarlo scostante, strano, o preferisco convincermi che fa così perché non gliene importa niente di me, perché è egoista, perché ha cattive intenzioni, perché è pigro e indifferente.

Se è l’altro a essere scoraggiato e non si rialza dopo mezzo minuto, e osa crearmi problemi, ritardi, lentezze, se è l’altro che non ascolta il mio incoraggiarlo, le mie soluzioni e consigli, allora è perché è un ribelle, non mi stima, allora è perché in realtà non vuole proprio reagire, allora è irrecuperabile. Peccato che se io facessi così, non vorrei mai che l’altro mi considerasse irrecuperabile e si scoraggiasse a sua volta con me e verso di me…

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